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MINI-CENTRALI IDROELETTRICHE SENZA DIGHE

by in Soluzioni naturali

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Un modo per produrre energia elettrica pulita ed esteticamente piacevole è quello delle centrali idroelettriche senza dighe, realizzate semplicemente col passaggio dell’acqua di un torrente attraverso una turbina. Lo si può vedere nelle Madonie, in provincia di Palermo, a Petralia Sottana, dove presto si restaurerà la centrale che dal 1906 al 1976 ha prodotto energia elettrica per l’intero paese, che aveva preso esempio dalla vicina Polizzi Generosa, la prima ad avere l’energia elettrica nella regione. L’acqua del torrente Catarratti veniva raccolta in due vasche e passava in una turbina dalla quale, uscendone, tornava nel suo letto verso valle. E’ stato il monopolio dell’Enel per la fornitura di energia elettrica a far cessare l’attività, che dovrebbe essere ripresa a scopo didattico, appena sarà restaurata.

Nelle campagne cubane esiste un sistema di alimentazione delle batterie per autocarri, ottenuto con l’acqua di torrentelli minuscoli, semplicemente convogliandola in tubi sempre più sottili. Per effetto della gravità, la riduzione della sezione dei tubi dà molta forza all’acqua che diventa capace di muovere una turbina cadendovi sopra. Questa   alimenta le batterie che sono poi usate nelle case dove manca l’elettricità.

In Toscana, invece, fin dai primi anni del novecento il Monastero di Camaldoli si è dotato della sua centrale che funziona ancora. Dal torrente che vi scorre vicino viene presa una parte dell’acqua e mai tutta, per non uccidere gli animaletti che l’abitano. Un tubo del diametro di circa 30 cm la porta in orizzontale fino ad una distanza in cui il dislivello che si è creato col ruscello raggiunge una cinquantina di metri. Da quel punto, precipita all’interno del tubo in forte pendenza, fino alle turbine sottostanti. Si trovano all’interno di una baita, silenziose e discrete e rilasciano subito dopo l’acqua perché riprenda la sua strada, perfettamente limpida come quando vi è entrata. Solo in estate, col torrente smagrito,  il monastero ha bisogno di un supplemento di elettricità fornita dall’Enel.

In Toscana sono numerose le centrali idroelettriche di questo genere, che vari privati lungimiranti hanno costruito, creando un reddito insieme ad un reale beneficio anche per l’ambiente.

 La sostenibilità ambientale richiede lungimiranza più di ogni altra cosa. Ovviamente ci vuole il senso della misura e solo pochissime installazioni andrebbero fatte su ciascun corso d’acqua, altrimenti lo si deturpa e lo si condiziona in modo inaccettabile. Ma quanti hanno il senso della misura?