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Garofano delicato e duraturo

by in Arte e cultura, Piante, giardini, parchi

 

garofano

Abbiamo visto i garofani troppo spesso per riuscire ad apprezzarli come meriterebbero, nonostante la loro bellezza e il profumo delicato. Da duemila anni vengono coltivati e, anche grazie alla resistenza che li distingue, sono stati scelti per esprimere ciò che dura a lungo, come il ricordo affettuoso di qualcuno. Ecco perché li si trova come omaggio ai defunti nei funerali, soprattutto nel meridione d’Italia e in Francia. Ecco perché significano anche sfortuna. Al contrario, in Giappone sono di buon augurio per una guarigione o una sorte favorevole. In America Anna Jarvis, ideatrice della tradizionale festa della mamma, aveva scelto il garofano come simbolo, perché era stato il fiore preferito dalla propria. Era di colore bianco, come la purezza dell’amore materno. Ammirazione, amore e gratitudine è ciò che in Corea si esprime con i garofani offerti ai genitori e agli insegnanti.

In Italia, in Austria e nella ex Jugoslavia questo fiore è stato scelto per rappresentare la festa del lavoro e si può immaginare che sia stata una delle ragioni per farne l’emblema del partito socialista, fin dal 1973. Il 25 Aprile 1974, in Portogallo è avvenuta la rivoluzione dei garofani, un colpo di stato incruento che ha provocato la fine della dittatura di Salazar. (Interessante la coincidenza del nostro 25 aprile, ma del 1945, con la liberazione dal regime nazifascista). Il nome di questo avvenimento deriva dal gesto di una fioraia di Lisbona che aveva offerto quei fiori ai militari e da loro erano stati infilati nelle canne dei fucili, mostrando così di non volerli usare.

 

garofano selvatico

garofano selvatico

 

Dato che resiste più di altri quando è reciso e fuori dall’acqua, è un fiore che gli uomini portavano all’occhiello della giacca in occasioni speciali, come banchetti e matrimoni. Sembra che quest’usanza risalga all’ottocento, in occasione del matrimonio della regina Vittoria d’Inghilterra col principe Alberto.  La sposa gli aveva offerto un mazzolino di fiori e lui, molto signorilmente, aveva fatto un piccolo taglio al risvolto della giacca per inserirvelo.  Dopo di allora aveva voluto che tutte le sue giacche avessero un occhiello a cui non corrispondesse alcun bottone, per quello scopo. Ancora oggi in quelle di sartoria, sul rovescio c’è un filo per trattenere il gambo.

Il garofano è il fiore nazionale della Spagna, dove lo si lancia ai ballerini di flamenco e ai tori che si difendono bene durante la corrida. E’ il fiore della Slovenia, quello provinciale della comunità autonoma delle isole Baleari e dell’Ohio, in onore del presidente William McKinley, assassinato, che ne portava sempre uno all’occhiello.

Nella letteratura greca il garofano è citato come Dianthus, che significa “fiore divino”, perché sacro a Giove, da cui deriva il suo nome scientifico Dianthus caryophyllus. E’ frutto dell’elaborazione umana del garofano selvatico che ancora troviamo nei prati.

 

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