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Deserto bianco

by in Soluzioni naturali

deserto bianco – foto da viaggi-usa.it

 

Da diecimila anni, dune candide come neve e alte fino a venti metri, sono onde mosse dal vento nel più grande deserto bianco del mondo, ad oltre mille metri di altitudine. In New Mexico, 250 milioni di anni fa qui c’era il mare, che ne aveva impiegato altri 180 milioni per prosciugarsi, lasciando uno spesso strato di roccia gessosa. I movimenti della terra l’avevano sollevata facendone una collina vastissima, che col tempo si era sgretolata. Sono rimaste le basse catene montuose di sant’Andrés e Sacramento, mentre il vento e la neve hanno continuato a dilavare il gesso che, non trovando corsi d’acqua che lo portassero via, si è depositato nel Tularosa Basin. Solo occasionalmente l’acqua si accumula per qualche tempo in grandi pozze, poi evapora o si infiltra nel terreno. Il sole, riscaldandole favorisce la formazione di cristalli di gesso, lunghi anche un metro. Quando tutto torna asciutto, il vento che vi soffia sopra li frantuma fino a che diventano sabbia che porta via, rigenerando continuamente le dune di finissimi cristalli dalla consistenza del talco. I pochi animali del deserto bianco (leoni di montagna, coyote, roditori e avvoltoi) si sono adattati schiarendo il loro mantello per mimetizzarsi meglio.

Questo luogo bellissimo dove è stata fatta esplodere la prima bomba atomica nel 1945 è ancora in parte sfruttato dall’esercito americano per esperimenti ed esercitazioni.

Ci sono altri deserti bianchi: in Egitto il deserto è di gesso, in Bolivia è fatto di sale, in Brasile è di quarzo e non è un vero deserto dato che le piogge sono abbondanti e si trova lungo il litorale nord est. Ha il nome di Lenzuola del Maranhao, dato che le dune, fra cui si accumula l’acqua piovana, sembrano distese di lenzuola.