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Calendario delle fioriture invernali

by in Piante, giardini, parchi
Calicanto fiorito, con frutti dell'anno precedente

Calicanto fiorito, con frutti dell’anno precedente

 

Ci sono alberi che affrontano il freddo ed il buio dell’inverno per fiorire, confidando nelle giornate di sole perché le api facciano loro visita. Per convincerle meglio, se non hanno colori abbastanza vistosi emanano un profumo irresistibile, tra cui vince quello del Chimonanthus praecox, detto calicanto. Per apprezzarne la bellezza dei fiori bisogna andargli vicino, perché le sue campanule gialle sembrano fatte di cera e si notano poco, Sono tante, rivolte verso il basso per proteggere dalla neve, dall’acqua e dal freddo il loro cuore rosso scuro ed il nettare. Il profumo speziato si fa sentire al di là dei confini del giardino dove l’arbusto dalla corteccia color cannella può vivere abbastanza da farsi albero. Segnalo uno di questi nelle vicinanze di Mirano (VE) e nel parco del Castello Sforzesco a Milano  (nella relativa pagina degli Alberi Monumentali).

L’arbusto dell’amamelide, coi fiori gialli dai petali filiformi e il cuore rosso scuro, davvero insoliti, profuma deliziosamente. E’ chiamato “nocciolo della strega” perché la pianta assomiglia a quella del nocciolo e coi suoi fusti pare facessero delle scope, è di origine nordamericana, dove fin dall’antichità era usato come medicinale lenitivo di infiammazioni e ferite.

Il Prunus subhirtella, invece, non profuma ma sorprende da lontano con il rosa dei suoi fiori simili a quelli del ciliegio da fiore. Persiste fino alla primavera.

Le corolle bianche o rosse delle camelie, Camellia japonica, si aprono tra le foglie lucide e sempreverdi dell’arbusto di origine cinese, parente di quello da cui si ricava il thé. Nei parchi delle ville lucchesi ce ne sono di ultra-centenarie e all’inizio di Marzo iniziano con questa spettacolare fioritura al suo culmine le prime visite della stagione.

L’Erica lusitanica, con le sue minuscole campanule color rosa intenso o bianche, raggruppate in gran quantità sugli steli, resiste all’inverno come alla siccità.

Dal Messico viene la Stella di Natale la Poinsettia euphorbia pulcherrima che arriva alla taglia di un albero. Quelli che sembrano grandi fiori di un rosso intenso, sono in realtà delle foglie che prendono quel colore quando diminuiscono in inverno le ore di luce. I veri fiori sono le pallottoline al centro.

Il sempreverde nespolo, Eriobotrya japonica fiorisce in bianco durante l’inverno, purché in climi temperati.

 

fiori e frutti del corbezzolo

 

Molto bello è il sempreverde corbezzolo, l’Arbutus unedo, che cresce dalla Toscana in giù e in autunno matura i frutti rossi, dall’aspetto e dalle dimensioni simili alle ciliegie, ma di consistenza molle e di scarso sapore. Contemporaneamente porta grappoli di campanule bianche e profumate, che assomigliano a quelle dell’erica arborea e dei mughetti.

L’Eleagnus ebbingei è un alberello sempreverde dai piccoli fiori bianchi che somigliano nel profumo, nella forma e nelle dimensioni ai boccioli dell’Eugenya carophilliata, il chiodo di garofano, albero che cresce in Paesi tropicali come il Madagascar. La pagina inferiore delle foglie è argentea e in parte lo sono anche i piccoli frutti delle dimensioni di olive ma di sapore dolce.

La ginestra bianca, Retama monosperma dai piccoli fiori che sembrano una spruzzata di neve, fiorisce lungo la costa ligure da Sanremo verso Ventimiglia in inverno, ma può continuare anche a primavera.

La Lonicera fragrans è un tipo di caprifoglio molto robusto, adatto a fare siepi, che vive anche in luoghi ombreggiati e profuma deliziosamente l’inverno, dato che è originaria della Siberia..

C’è poi la Daphne odora, sempreverde di origine cinese che fiorisce verso fine inverno con fiorellini profumati di 4 petali color rosa tenue, riuniti in gruppetti.

Il Jasminum nudiflorum, pure di origine cinese porta fiorellini gialli con sei petali.