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Natura brillante

by in Piante, giardini, parchi

sfagno – foto da wikipedia

 

Sulle piante marcescenti si insediano funghi dalla luminescenza anche molto forte, al punto che certe miniere delle Lord Hove Islands erano illuminate a sufficienza da quelli presenti sulle travi di sostegno delle volte.

E’ noto che ci sono legni resistentissimi, conosciuti come legni di ferro, di alberi esotici. In Europa però il larice, l’ontano, l’olmo immersi in acqua resistono per centinaia d’anni senza problemi, come prova Venezia, edificata su pali di questi legni. In Nuova Zelanda c’è un genere d’alberi sacri che si chiamano Kauri, che anche seppelliti sotto terra non si deteriorano e quando c’è bisogno di legname si diseppelliscono i tronchi caduti nel tempo e coperti dai detriti forestali.

Le foglie di mango sono utili per ottenere il bel colore giallo indiano e pare che a questo scopo si nutrissero le mucche con tale foraggio perché la loro urina ne fosse carica, così da poterla usare per colorare i tessuti.

 

tarassaco russo – foto da rubber world

 

Lo spesso muschio delle zone paludose chiamato sfagno può essere verde, rosso, marroncino ed è capace di assorbire acqua per venti volte il suo peso. Il volume e la capacità di assorbimento lo hanno reso utilissimo durante le due guerre mondiali per medicare i feriti, sostituendo le garze, perché oltretutto produce acido carbonico, antisettico. Quando sprofonda nelle paludi e viene coperto dal fango inizia la trasformazione in torba, che nei millenni diventa carbone.

Gli steli e le radici del tarassaco contengono un latice che aiuta la chiusura delle ferite. Negli anni trenta del secolo scorso il Taraxacum koksaghyz del Kazakistan fu coltivato per scopi industriali, al posto della gomma ricavata dagli alberi brasiliani da cui è comunemente estratta.

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