Alberi monumentali della Toscana, provincia di Grosseto
Nel comune di Roccastrada, frazione di Sassofortino, prima di uscire dal paese in direzione ovest, sulla sinistra si vede un enorme CASTAGNO col tronco dalla circonferenza di circa 5 metri ma non molto alto, dato che la parte vigorosa è quella dei vari tronchi giovani nati intorno a lui, dalle radici, come polloni. E’ comunque molto bello, nel prato recintato lungo la strada. Salendo verso la zona boschiva si trovano subito molti castagni secolari di grandi dimensioni.
Nella successiva frazione di Roccatederighi, in cima al paese antico su rocce suggestive, si trova un TIGLIO selvatico di 106 anni, ma che ne dimostra meno della metà, probabilmente a causa delle difficili condizioni in cui è cresciuto. Merita di essere visto per il suo significato: è stato messo a dimora su richiesta di un uomo invalido che abitava nella casa di fronte a lui, che non potendo andare nel bosco aveva voluto almeno qualche albero che glie lo ricordasse. Salendo per la stradina che porta allo stadio, si trova un bosco di CASTAGNI secolari.
Appena arrivati a Magliano, sulla destra si vede una chiesetta romanica con le indicazioni per visitare un OLIVO antichissimo, pare di 3000 anni, all’interno del podere parrocchiale, sempre aperto. La parte vitale non ne ha più di 200 ma quella antica, anche se morta è molto suggestiva e sembra formare il corpo di un quadrupede. Peccato che la recinzione per proteggere l’albero sia così brutta. L’olivo è detto “della strega” per le solite superstizioni a proposito dei sabba intorno a lui.
Da Manciano, prendere la direzione per Viterbo e continuare per circa 5 chilometri fino a che, prima che inizi una discesa, si prende sulla destra una strada sterrata e si continua per circa 1,4 chilometri. Sulla sinistra percorrere il breve tratto che porta alla fattoria Zambernardi dove si vede subito una bellissima QUERCIA ROVERE col tronco dalla circonferenza di circa 4 metri ed un’altezza di almeno 20. L’età è valutabile tra i 200 ed i 300 anni.
Nel comune di Montieri, a Travale, si trova un CORNIOLO di circa 300 anni d’età. Al bivio lungo la strada che dalle Galleraie va a Travale si vede l’indicazione per l’albero a sinistra. Si scende e poi si risale, prima del luogo dove c’è un soffione boracifero incanalato. Dato che il corniolo è un arbusto, le dimensioni sono ridotte e sembrano quelle di un comune albero. Pur trovandosi su una proprietà privata, è accessibile e si trova vicino alla casa, sostenuto da un pergolato e da tiranti. Fiorisce a febbraio, con fiorellini gialli visibili da lontano, quando ancora non ci sono foglie.
Tra il chilometro 24 e 25 della strada provinciale che da Grosseto va a Roccalbegna, sulla destra in un prato accanto ad un rustico più in alto rispetto alla carreggiata, si vede l’amplissima chioma di una magnifica QUERCIA ROVERELLA di almeno 200 anni, col tronco dalla circonferenza di circa 5 metri.
Oltrepassata la bella Roccalbegna, salire fino a che, sulla sinistra, facendo molta attenzione si vede il cartello che indica la riserva naturale del Pescinello. Si sale per la strada sterrata fino al punto dove si può parcheggiare. Telefonando al 333 1350610 di giorno e lo 0564 989176 la sera, si può essere accompagnati alla visita agli alberi monumentali della zona, in un ambiente selvaggio e bellissimo: QUERCE, TIGLI, CARPINI, CORNIOLI, ACERI hanno qui forme inconsuete in luoghi molto suggestivi.
Dallo spiazzo che si trova davanti all’ingresso della zona archeologica di Roselle, si vede all’interno una magnifica SUGHERA con la corteccia intatta ed un tronco dalla circonferenza di circa 4 metri.
A Castiglione della Pescaia in via delle fonti, un magnifico LECCIO dalla gran chioma e dal fusto con circonferenza di 3.70 m sembra il signore del posto, di guardia al borgo medievale molto bello.