Blog

I MAESTRI D’ACQUA

by in Soluzioni naturali

 

 

maestri d'acqua

 

E’ nel Sahara che si trovano i grandi esperti d’acqua, discendenti di quelli che hanno fatto nascere le oasi, secoli fa. La consapevolezza di quanto sia prezioso quel liquido trasparente, è forte in chi l’ha saputo ottenere lavorando in armonia con la natura, dopo averla osservata e capita. Con pazienza, creando canali e cisterne per trattenerla quando una volta l’anno, ogni tre anni, ma a volte anche dieci, un grande acquazzone scarica tutto in una volta il peso delle nuvole. E poi distribuendola con sapienza, centellinandola, facendola scorrere in rivoletti attraverso gli orti all’ombra delle palme da dattero, che proteggono gli alberi da frutto e le verdure. Il maestro d’acqua è un saggio che sa amministrarla con oculatezza per fare in modo che duri a sufficienza, per poi recuperarne una parte anche dopo che sia evaporata. E’ in questa raffinata operazione che brilla l’ingegno umano. Quando viene la notte, col freddo l’umidità dell’aria si condensa sulle dune di sabbia e scivola piano dentro le aperture scavate con cura. Cola nelle parti più fresche, dove una rete di canali la guida nelle cisterne, per poter essere di nuovo portata agli orti e ai giardini. Nel deserto, le oasi sono nate grazie a questo metodo, chiamato foggara, a cui deve la vita anche la città di Ghardaia, dell’undicesimo secolo, in Algeria.

Dove c’è abbondanza di acqua, viene comunque valorizzata ed usata per raffrescare l’aria attraverso le fontane, nei cortili delle case e dei palazzi. (vedere ARIA CONDIZIONATA NATURALE in questa stessa sezione).

Recuperare l’acqua piovana convogliandola in cisterne, togliere l’impermeabilizzazione di cortili e parcheggi per lasciarla penetrare nel terreno, depurare quella degli scarichi col metodo della fito-depurazione (vedere nella sezione PIANTE) sono azioni che consentono di rallentare il danno all’ambiente causato dalle nostre attività.

Anche piantare nel proprio giardino alberi e piante ornamentali che abbiano bisogno di poca acqua è un modo per ridurre le irrigazioni estive ed evitare che, nei periodi di siccità, addirittura muoiano. (vedere PIANTE CHE RESISTONO ALLA SICCITA’ nella sezione PIANTE)

Mettere un riduttore di flusso ai rubinetti e qualche mattone negli sciacquoni per evitare che ogni volta buttino via una gran quantità d’acqua potabile, saranno altri contributi positivi. Infine, evitare il consumo di quella in bottiglia risparmierà la produzione e lo smaltimento della plastica, l’inquinamento col trasporto via camion e soprattutto lo spreco di 10 volte tanto nelle fasi della lavorazione. Ormai quella dell’acquedotto è migliore e più controllata.

 In molte città ci sono ormai fontanelle con acqua liscia e gassata, che permettono di rifornirsi gratis o con poca spesa, riutilizzando le bottiglie di plastica che, altrimenti, dovrebbero essere prodotte e poi smaltite, oltre che trasportate, con notevole inquinamento e costi inutili.

Se vogliamo che chi prende decisioni per tutti abbia sensibilità per la sostenibilità ambientale e la qualità della vita, è bene che ciascuno di noi faccia per primo lo sforzo di crearsi una cultura in questo senso, perchè le idee e la mentalità sono contagiose.