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Tulipani del delirio olandese

by in Piante, giardini, parchi, Umanità

tulipani screziati – foto da ChiaraOscura

 

Da sempre sulle montagne dell’Afghanistan la primavera veniva annunciata dai tulipani, che si innalzavano al di sopra del terreno ancora freddo con le loro corolle dai colori audaci. I turchi, nelle guerre con i popoli vicini, avevano ammirato sui campi di battaglia quei fiori dalle linee tanto pure e una volta conquistata Bisanzio, facendola diventare Istambul, li avevano piantati nei loro giardini. Le numerose varietà di colori e di forme che li distinguevano venivano moltiplicate dalle ibridazioni create dagli uomini. Così i tulipani erano diventati simboli di elevato status sociale, di buon gusto, di fortuna e nella prima metà del cinquecento si erano affermati come tipici fiori turchi.

In Europa erano ancora sconosciuti, anche se pare esistesse in Savoia la specie autoctona di Tulipa silvestris e Tulipa australis. Facilmente trasportabili con i bulbi in dormienza durante l’estate, i tulipani turchi erano stati conosciuti in diverse nazioni europee, ma in Olanda, ad Anversa, si dice siano arrivati per la prima volta nel 1562, con un pacchetto di bulbi in regalo per un carico di tessuti andato a buon fine. Inizialmente erano stati scambiati per delle specie di cipolle, dato che ne avevano vagamente l’aspetto e la misura. Il sapore doveva essere buono e una parte di loro era stata mangiata. I superstiti, però, piantati nel giardino del commerciante a cui erano stati donati, lo avevano stupito con la loro bellezza, tanto da fargli chiedere informazioni in proposito, all’amico botanico Charles d’Ecluse. Lo studioso non li aveva mai visti prima ma subito li aveva esaminati e piantati a sua volta, per poi scambiare i nuovi bulbi, con fiori di altri botanici, facendoli circolare nelle diverse nazioni. Erano stati realizzati altri ibridi e le varietà si erano moltiplicate anche in Olanda, suscitando grande meraviglia. Si propagavano raramente per seme, a cui occorrono sette anni per generare il fiore. I bulbi, invece, erano facili da trapiantare, conservare e vendere. La passione che suscitavano era a tal punto cresciuta da far salire grandemente di prezzo le varietà più belle. Gli estimatori se li contendevano e, quando li piantavano nei loro giardini, dovevano stare bene attenti a che non fossero rubati. Anche in Francia erano diventati di gran moda e i fiori più belli, addirittura quelli recisi, costavano cifre folli. In Olanda comunque, nei primi trent’anni del seicento avevano finito col diventare oggetto di commercio a prezzi favolosi, che lievitavano sempre più, fino a che un solo bulbo della specie più pregiata, l’Augustus, aveva raggiunto il valore di un palazzo.

festival dei tulipani in Olanda – foto da ChiaraOscura

 

Olandesi di ogni classe sociale, che pure spesso non erano interessati alla bellezza dei fiori, avevano investito in tulipani, attratti dai forti guadagni. Ormai si vendevano molti mesi prima della consegna e cambiavano proprietario senza che fossero mai visti. C’erano enormi transazioni sulla fiducia e tutti tendevano a pensare che la fortuna non sarebbe mai venuta meno. Invece, nel 1637 ad Haarlem, per la prima volta i tulipani non avevano trovato acquirenti e i prezzi avevano iniziato rapidissimi scivoloni. In poco tempo erano stati venduti in perdita e tutta la catena di impegni si era incagliata, facendo cadere in miseria un gran numero di persone, da ricche o ricchissime che erano state. Questo grande, clamoroso crollo finanziario della storia si ricorda come l’unico che avesse per protagonisti dei fiori.

 

Campo di tulipani a Cornaredo, foto Andrea Cherchi

 

Dopo qualche tempo, i tulipani avevano ritrovato il favore degli olandesi, ma senza più tornare alle assurdità del passato. Adesso ci sono campi sterminati su cui fioriscono tutti con lo stesso colore e la stessa forma ed è nella quantità di quelli recisi venduti nel mondo intero con spedizioni aeree, che i commercianti trovano il loro guadagno.

In Lombardia a Cornaredo e a Paderno Dugnano da metà Marzo in poi si possono visitare campi vastissimi fioriti di tulipani, con la possibilità di comperarne. Vendita dei biglietti d’ingresso in Internet. A Roma c’è il Tulipark con tempi e modalità simili, mentre in Piemonte, nel Parco del Castello di Pralormo (TO) Si svolge la manifestazione Messer Tulipano.

 

DATI GLI INNUMEREVOLI ERRORI CHE ANCORA SI COMPIONO NELLE POTATURE DEGLI ALBERI, QUI TROVERETE INFORMAZIONI BASILARI INDISPENSABILI PER EVITARE IL LORO DANNEGGIAMENTO, CHE VI SAREI GRATA DI LEGGERE E DIFFONDERE