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IL CIBO COME MEDICINA

by in Alimenti

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Il cibo che entra nel nostro corpo lo costruisce e lo modifica. Considerarlo semplice carburante o soddisfazione di un piacere è una riduzione che produce gravi errori. Anzitutto le esigenze e le preferenze del corpo sono in stretta relazione con il carattere e lo stile di vita che abbiamo. Dunque, nel mangiare dobbiamo tenerne conto perché, anche se ci nutriamo in modo sano, possiamo avere certe necessità che esigono un’alimentazione diversa, pur se ritenuta genericamente corretta: ad esempio, mangiare più riso che pasta. Col tempo, se non se ne tiene conto ci possiamo ammalare e, proprio dalla malattia, possiamo capire dove abbiamo trascurato qualcosa di importante. E’ infatti un segnale, un linguaggio da capire, qualcosa che ci avverte del bisogno di cambiamento.

In certi casi è inutile e dannoso prendere medicinali. Molti disturbi si possono curare solo con una dieta corretta. Ciò che viene scartato, come urina e feci, può dire molto, anche prima che arrivi la malattia. Purtroppo, il massimo che ci viene richiesto da un medico, (quando lo chiede), è se abbiamo una regolare attività di evacuazione. Raramente chiede come avviene. Invece è importante saperlo, perché anche questo rivela molte cose.

Consistenza, frequenza, colore, odore esprimono lo stato del nostro apparato digerente e, facendo attenzione a ciò che mangiamo, come è stato cucinato e condito, come e dove è stato coltivato, possiamo trovare la soluzione. Non è necessario avere grandi quantità di informazioni: basta che siano buone quelle di base; il resto può avvenire gradualmente.

Per esempio: un’alimentazione sana è fatta di:

– molte verdure di stagione, ben lavate (ma senza eccessi), poco cotte in   pochissima acqua, appena sufficiente allo scopo e che si esaurisce nella pentola, in modo da non buttarla via perché piena di minerali utili. Condite possibilmente con olio extravergine di oliva crudo.

– cereali fra cui dovrebbe avere molto posto il riso integrale, cotto in poca acqua che assorbirà interamente, in modo che non venga gettata via, dato che contiene molte sostanze utili. Condimento come sopra con verdure o erbe che lo insaporiscano.

– se si mangia la pasta, alternandola al riso, condirla come sopra

– legumi, che sostituiscono almeno in parte gli alimenti di origine animale

– se non si vuole fare a meno di alimenti animali, preferire il pesce, magari azzurro e appena scottato.

– il latte ed i latticini andrebbero ridotti al massimo. Per sostituire il latte di mucca, quello di soia o di avena sono ottimi. Pochi salumi, poca carne. Frutta con moderazione. Vino e birra con moderazione.

Una regola molto importante è questa: non mescolare le proteine animali con i cereali e cibi dolci come la frutta o la pasticceria, perché provoca difficoltà digestive che, con gli anni, possono dare guai. Il classico panino imbottito è da sconsigliare. Meglio farsi una bruschetta col basilico, lasciando il formaggio o i salumi per il momento in cui si mangeranno le verdure. Evitate di terminare un pasto col dolce o la frutta. Mangiate questi ultimi da soli, come spuntini. Inoltre, condire i cereali e la pasta con verdure acide, come il pomodoro, è altrettanto inopportuno.

Il conflitto fra questi cibi può provocare dalle fastidiose flatulenze fino alle più disparate malattie.

Uno dei migliori investimenti per la salute sono le pentole adatte. Quelle di acciaio col fondo di 10 strati, permettono di cuocere senza condimenti (meglio aggiungerli dopo), con pochissima acqua e minor tempo, rischiando meno le bruciature dei cibi e esaltandone il sapore naturale.