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IL PULITO CHE SPORCA

by in Soluzioni naturali

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L’ordine e la pulizia, che in sé sono positive, in certe persone finiscono col diventare un’ossessione dannosa e perversa. Non mi riferisco solo a quelli che puliscono sul pulito e riordinano ossessivamente, ma anche a chi, in buona fede, crede di seguire norme igieniche solo perché l’apparenza è tale. Ad esempio, chi fa la spesa e avvolge tutto in sacchetti di plastica, compresi i vasetti di yogurt, o che acquista le verdure già dentro le vaschette di polistirolo, sigillate da fogli adesivi. Apparentemente la praticità nel maneggiare e trasportare queste cose con imballaggi supplementari sembra giustificare un simile atteggiamento, che sarebbe comprensibile se si dovessero trasportare in un carro bestiame o se i bambini si divertissero a giocarci a palla. Invece, appena uscite dal supermercato, le persone che hanno fatto la spesa in questo modo la caricano subito in auto e la scaricano a casa loro. La precauzione è inutile ai fini igienici ma dannosa per l’ambiente.

Oltre al fatto che le verdure e la frutta così confezionate si deteriorano molto rapidamente già nel supermercato, a causa della mancanza d’aria, c’è spreco di materiale che costa ed inquina quando si deve produrre, quando si deve trasportare e quando si deve smaltire.

Anche l’uso di disinfettanti nelle case per rendere tutto asettico, inquina per il dover produrre quelle sostanze e successivamente per la loro presenza nelle acque di scarico, dove inibiscono un naturale processo di purificazione per vie naturali (ossigeno, raggi ultravioletti, radici e rizomi di piante). Pure l’effetto sulle persone è negativo perché, togliendo loro l’abitudine alle sostanze comuni nell’ambiente, si diminuiscono le difese naturali. Appena accidentalmente ci sarà un contatto con germi che in dose normale non provocano danni, chi se ne sarà tenuto troppo lontano, si ammalerà.

Ancora peggiore è il considerare sporcizia la presenza di foglie e ramoscelli caduti dagli alberi, che si depositano a terra. Se è vero che le foglie umide sono scivolose ed intasano, perciò vanno tolte dai marciapiedi e dalle strade, dai tetti e dalle grondaie, lasciarle sul terreno è bello, oltre a proteggere le radici delle piante dagli eccessi del freddo e concimarlo quando si decompongono. Se non si vuole rovinare il prato, si possono sminuzzare nell’apposita macchina e riversarle di nuovo dov’erano, dato che in quel modo svolgono la loro azione protettrice e nutriente e si decompongono abbastanza rapidamente da non danneggiare l’erba per la primavera.

Molti tagliano bellissimi alberi solo perché infastiditi dal dover continuamente spazzare sotto di loro. Sono quelli che considerano pulito l’asfalto ed il cemento solo perché richiedono poca manutenzione e non ci cresce niente sopra. Sono quelli che non riflettono neppure un instante su quanto un albero pulisca l’aria, mantenga sano il terreno, mite il clima, bello l’ambiente e via in una numerosa serie di virtù che giustificano ampiamente il lavoro che danno se si trovano presso le case. Conoscere le qualità degli alberi fa in modo che ci si rallegri di averli vicini. L’ignoranza in materia fa vedere solo gli svantaggi immediati e non i vantaggi a breve e lungo termine, così come il non conoscere una persona impedisce di apprezzarla. Se se ne ignorano le qualità, anche un sapiente o un benefattore dell’umanità può essere valutato solo per il suo bisogno di mangiare e di cambiarsi d’abito.

La sostenibilità ambientale e la qualità della vita dipendono da tante piccole azioni, apparentemente irrilevanti ma che, ripetendosi e sommandosi, creano effetti vistosi.