Le sculture di Folon a Firenze
Lungo la strada appena al di sotto del piazzale Michelangelo, sulla sinistra se si guarda Firenze, si trovano diversi ingressi al giardino delle rose, realizzato già nell’ottocento da Giuseppe Poggi, quando aveva disegnato tutto l’insieme che avrebbe reso la città adatta a rappresentare l’Italia, come capitale provvisoria. Per molto tempo è stato aperto solo a primavera, ma da qualche anno è possibile passeggiarci ogni giorno e gioire delle tante piante sempreverdi che lo rendono gradevole anche in inverno, quando delle rose restano solo i cinorrodi e le spine.
A dargli un’attrattiva in più sono le dieci statue in bronzo lasciate in eredità da Jean Michel Folon, che a Firenze è stato molte volte e ha fatto una grande mostra dei suoi celebri acquarelli.
La sua scultura più spiritosa è certo l’uomo della pioggia, adesso nel mezzo di una piccola rotonda sul lungarno vicino al teatro tenda, ma quelle del giardino sono ben inserite, là dove la bellezza delle piante è circondata da quella del quartiere e del panorama.