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Museo del castello di Alviano (TR)

by in Musei della natura e dell'uomo

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Le rondini stavano facendo un gran chiasso mentre san Francesco parlava alla gente. Il santo, allora, le aveva pregate di starsene buone fino a che avesse finito il suo discorso e loro gli avevano obbedito, interrompendo voli e stridi per mettersi sotto gli spioventi dei tetti, in ascolto. Ecco la storia illustrata da Giuseppe Bastiani in uno dei begli affreschi del primo seicento, nella cappella del castello di Alviano. L’autorevole edificio cinquecentesco, di pietra chiara, alla testa del paesino in collina, porta nel ventre un piccolo museo che si fa in tre per illustrare ciò che è interessante sapere sulla vita agricola del passato, sull’oasi faunistica e sul condottiero Bartolomeo d’Alviano, che ha combattuto in difesa della repubblica di Venezia, dove è sepolto. Nella parte dedicata alla vita contadina, molti pannelli esplicativi e un filmato con le foto che la documentavano all’inizio del novecento, fanno apprezzare ancora di più gli oggetti rustici e originali appartenuti agli alvianesi di un tempo tra cui un gran cesto di vimini a forma di gigantesca damigiana, per trasportare la chioccia coi suoi pulcini a spigolare dopo la mietitura e che la sera si appendeva a un olmo per sottrarlo agli appetiti dei predatori.

 

 

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Un filmato documenta anche le case di terra cruda, che solo in questa zona sono state utilizzate a partire dall’ottocento e che si possono andare a vedere nelle campagne.

Nel castello del condottiero che ha portato onore al nome del suo luogo di origine ci sono repliche di armi e armature in uso ai suoi tempi, pannelli in cui se ne spiegano le caratteristiche, ritratti di altri condottieri umbri, lo svolgimento delle battaglie, vicende della vita del cavaliere che ha avuto anche attività politiche e culturali.

Oasi-di-Alviano

oasi di Alviano – foto da www.umbriaturismo.net

 

Nelle vicinanze, appena oltre Terni ci sono le Cascate delle Marmore. Passando nel Lazio si arriva velocemente al celebre parco di Bomarzo e ai giardini di villa Lante a Bagnaia.

Nella provincia di Terni ci sono begli alberi monumentali che vale la pena di visitare.