Museo dell’olio a Cisano di Bardolino (VR)
L’albero di olivo, originario dell’antico Libano, era arrivato in Grecia con le navi di quelli che allora si chiamavano fenici, forse già duemila anni prima di Cristo. I suoi frutti autunnali e l’olio che se ne ricavava erano tanto apprezzati per i più diversi usi, da far espandere la sua coltivazione lungo tutte le coste del Mediterraneo. Nelle zone interne dell’Italia a nord il clima è troppo freddo per questa pianta, ma l’acqua del lago di Garda in inverno restituisce alla terra un po’ del calore accumulato nella bella stagione e permette all’olivo di vivere anche in questa zona, la più a Nord di tutte. Ecco perché un buon olio si produce anche qui, dove è stato realizzato il Museo dell’Olio, in cui sono esposte le attrezzature usate nel passato per la raccolta delle olive direttamente dai rami, utilizzando le lunghe scale a pertica che un tempo erano di legno e oggi sono di metallo.
Ci sono i torchi, le macine, le presse per la spremitura, le grandi giare per la conservazione. Ci sono anche antichi lumi alimentati con l’olio un po’ inacidito, che si otteneva dalle olive cadute a terra e non raccolte subito. Era comunque il combustibile più puro e dunque più adatto ad illuminare i luoghi sacri. Un video racconta la storia dell’albero simbolo di pace e di onore, dato che gli antichi mettevano una coroncina fatta coi suoi rametti sulle teste degli ambasciatori e dei vincitori.
L’olivo è uno degli alberi più longevi del Mediterraneo e può vivere tremila anni, sviluppando tronchi con circonferenze di tredici metri, mentre l’altezza è ridotta dalle continue potature per facilitare la raccolta dei frutti. Lungo il Garda hanno longevità e dimensioni ben più ridotte, dato che il clima è comunque non ideale. Nel Museo dell’Olio di Bardolino si possono fare degustazioni e acquisiti di olio locale.
Il sito del museo è www.museum.it
Nelle vicinanze si trova il museo del vino
In provincia di Verona si possono vedere vari alberi monumentali