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Pellicce vegetali

by in Piante, giardini, parchi

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Subito dopo aver perso le foglie in autunno, certi alberi mostrano di aver già pronti sui rami i boccioli dei fiori o delle foglie, ben protetti contro il freddo invernale da cui si lasciano temprare. I faggi, per esempio, hanno lunghe gemme affusolate in astucci di colore rosso, che una volta aperti rivelano fili di seta bianca a protezione delle future foglioline. Certe magnolie decidue (cioè che perdono le foglie in autunno), mantengono per tutto l’inverno i loro futuri fiori dentro ovetti fittamente impellicciati di bianco. Così, appena i giorni si allungano abbastanza da far percepire l’alito della primavera, le piccole uova si aprono e i petali ancora ben avvolti su se stessi fanno capolino. Può succedere, però, che lo facciano troppo presto e allora il gelo notturno li brucia, letteralmente, come si vede nella foto sopra.

 

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Se tutto va bene, invece, i fiori sgusciano fuori e presto si aprono, pronti per affascinare gli insetti che li fecondano, dopo essersi inebriati per la bellezza, la morbidezza, il profumo dei petali, aver bevuto il nettare di benvenuto e mangiato il polline ricco di proteine.

A terra rimangono delle buffe orecchiette, come di leprotti.

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