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PREGIUDIZI ALIMENTARI

by in Alimenti

bilancia

Un tempo, non solo i poveri mangiavano i cibi nella condizione più grezza, ma si dovevano accontentare degli scarti e di tutto ciò che era di bassa qualità, avanzati dai ricchi. Questi, spingevano le loro manie fino agli eccessi più insensati. Loro, che si volevano distinguere anche per la pelle bianca, per meglio segnare la differenza con i contadini scuriti dal sole, volevano avere anche il cibo più bianco e raffinato che fosse possibile: il riso, lo zucchero, la farina e dunque il pane. In quelle condizioni, i cibi erano anche apparentemente più facili da digerire, visto che erano stati privati di tutto ciò che li rendeva scuri e duri. Che il procedimento per raggiungere il candore, li privasse del meglio della loro sostanza, aggiungendo addirittura parti tossiche, non lo sapevano né volevano saperlo. Così, il gusto per questi cibi impoveriti, ma di aspetto seducente, quando le condizioni sociali sono cambiate, è passato alle classi popolari.

Un motivo in più per la preferenza di cibi candidi, può essere anche la suggestione del loro aspetto, simile alla neve. Un paesaggio appena ricoperto dei suoi soffici e scintillanti cristalli nobilita qualsiasi cosa e alleggerisce l’animo. Le impressioni visive, sono molto importanti nelle scelte.

Da qualche decennio, sono le persone di cultura più elevata ad aver riconosciuto che i cibi grezzi, entro limiti ragionevoli, sono molto più nutrienti, gustosi e, cosa non da poco, meno inquinanti già per il fatto di subire molti passaggi in meno rispetto a quelli cosiddetti raffinati.

Lo zucchero, però, grezzo o no, è molto mal visto non tanto perché ciò che è dolcificato ingrassa, ma per una sua presunta tossicità. In realtà, è la quantità e la frequenza con cui lo si consuma ad essere negativa. Chi si nutre in modo sano, comunque, non ha bisogno di zucchero aggiunto, dato che la frutta contiene quello naturale, il fruttosio e i cibi ricchi di amidi, come riso, pasta, pane, ceci, fagioli ecc., sono naturalmente vagamente dolci. Il miele, invece, per le sue molte virtù può essere mangiato, sempre che questo avvenga con moderazione.

Un altro tipo di cibo molto mal visto da certi macrobiotici è l’insieme delle solanacee: pomodori, peperoni, patate, melanzane. E vero che sono parenti del giusquiamo, della belladonna, dello stramonio e del tabacco,  tossici, ma in parte anche curativi. Contengono solanine, di cui le piante si servono per respingere i parassiti, ma in dosi che a noi umani non fanno assolutamente niente di male, soprattutto se ci siamo abituati. Si dice che questa sostanza interferisca con certe funzioni dell’organismo, ma non è stato provato. Mangiare con moderazione e variando spesso, è il modo migliore per rendere innocuo anche ciò che potrebbe avere qualche contro-indicazione. Un vantaggio di questa modalità è l’abituare il corpo a far fronte a diversi pericoli, rendendolo molto più forte rispetto ad uno troppo protetto.

Il caffè è aborrito da certi salutisti perché la caffeina che contiene e gli serve da insetticida, è dunque un veleno. E’ possibile che, chi non ne abbia mai bevuto, la prima volta possa subire un’eccitazione fuori dal comune. Bere una o due tazzine di caffè al giorno, comunque, oltre ad essere un notevole piacere e proprio per questo agire positivamente su di noi, ben difficilmente può nuocere a chi sia sano.

Le bevande alcoliche sono considerate in certi casi addirittura demoniache, ma un bicchiere di vino o di birra, soprattutto durante un pasto con abbondanza di grasso, aiuta a digerire meglio, oltre ad esercitare le sue molte virtù stimolanti e rilassanti. Il piacere, poi, di bere qualcosa che abbia buon sapore e sia di qualità, ha notevoli effetti positivi anche sulle funzioni fisiche. Anche in questo caso, salvo particolari malattie, è solo la quantità, l’associazione con altro e le circostanze a determinare il buono o cattivo esito su di noi.

I funghi, che contengono chitina, la sostanza di cui sono fatti gli esoscheletri degli insetti, non sono fra i cibi più leggeri. Piccole quantità di funghi commestibili, ben cucinati, si possono mangiare senza problemi.