Blog

alberi monumentali della Puglia, provincia di Bari

by in Alberi Monumentali, Puglia
olivo di Monopoli

olivo di Monopoli

 

Nel comune di Turi, prendendo la strada di campagna dal nome via dell’antica mola, tra campi di ciliegi, viti, olivi, sul confine fra due campi e la strada si trova una bellissima QUERCIA roverella che appartiene alla masseria Albero d’Oro, forse a causa del suo fogliame che prima di cadere, a Dicembre, diventa di un bel giallo dorato. Il tronco ha una circonferenza di circa 5 metri e l’altezza è di circa 15. Spicca fra gli olivi, che sono molto più piccoli.

Arrivando a Monopoli da Conversano, si passerà fra bellissime ville ed oliveti fra i più suggestivi che si possono immaginare. Gli OLIVI sono antichissimi, con tronchi dalle forme meravigliose. Sembra di essere in un paesaggio di fantasia. E’ difficile scegliere quale, fra gli alberi sia il più bello ed il più antico. Ci sono anche CARRUBI, che si associano volentieri spontaneamente agli olivi e danno anche loro frutti commestibili.

A 7 km da Conversano, nel giardino del Castello Marchione, accessibile in certe occasioni, c’è una QUERCIA FRAGNO di 350 anni con la circonferenza del fusto di circa 4,5 m.

Nella piccola valle fra Locorotondo e Martina Franca, lungo la strada, di fronte ad un distributore di benzina c’è un lussureggiante LECCIO, col tronco dalla circonferenza di circa 3 metri ed una chioma amplissima.

Prendendo da Castellana la strada che porta verso la Selva di Fasano, il paesaggio diventa di nuovo incantevole con la presenza dei trulli e, insieme agli ulivi le querce fragno, un genere endemico della Puglia, con foglie seghettate e grandi ghiande dal cappuccio ricciuto come i cerri. Arrivati alla contrada Sorba, proprio prima del cartello che indica la fine del territorio di Tortorella, sulla sinistra si vede una perfetta QUERCIA FRAGNO accanto a dei trulli. Circonferenza del tronco di circa 3 m. Se ne vedono poi altre lungo il bellissimo paesaggio che continua verso Selva di Fasano, nella provincia di Brindisi. La maggior parte mantiene le foglie secche sui rami in inverno, ma non questa.