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Alberi monumentali dell’Emilia/Romagna, provincia di Bologna

by in Alberi Monumentali, Emilia Romagna
liquidambar dell'Orto Botanico

liquidambar dell’Orto Botanico

 

A Bologna stessa, nell’Orto Botanico si trova una LIQUIDAMBAR di circa 200 anni, probabilmente l’albero più vecchio del giardino. Il tronco cavo e con varie aperture a sesto acuto, fa pensare ad un rifugio per creature inusuali. E’ un albero molto bello per le sue foglie, simili a quelle dell’acero, ma più sottili ed eleganti, simili a stelle marine, che prendono magnifici colori in autunno. I frutti sono sfere puntute e scure, con un lungo picciolo. Il suo nome richiama l’aroma di cui è intriso fino alle foglie, che viene estratto per usarlo in profumeria e farmacia: lo storace.

Nei giardini Margherita di Bologna, realizzati a fine ottocento, i begli alberi sono numerosi. Una MACLURA dal gran tronco con circonferenza di circa 4 metri, con una corteccia molto “disegnata” e chiara, attira l’attenzione. In inverno si notano anche i suoi rami ad arco. E’ un albero le cui femmine producono un frutto giallo, simile al pompelmo ma con la buccia granulosa. Arrivata dall’America in Italia nell’ottocento per sostituire il gelso nella produzione della seta, ha poi finito col diventare albero da siepe, per le spine che ha da giovane. Si trova poco dopo l’ingresso di destra sul viale Gozzadini. A quell’altezza, più all’interno, vicino al ponte sul laghetto artificiale, si vedono dei CIPRESSI CALVI, dalla vaporosa chioma verde chiaro in estate, che si fa di un rosso fulvo intenso a Novembre, prima di cadere. Più a destra si vede la chioma di una SEQUOIA SEMPREVERDE. Oltre il laghetto c’è un boschetto di QUERCE ROVERELLE di cui una con una circonferenza di oltre 3,5 m.

Nel giardino della Montagnola, vicino alla stazione degli autobus, ci sono vari grandi PLATANI che arrivano a circonferenze del tronco di oltre 7 metri

Nel parco di villa Ghigi, prima di una curva si trova una grande QUERCIA ROVERELLA pluricentenaria con la circonferenza del tronco di oltre 4 metri e davanti alla villa in rovina, un CEDRO DEL LIBANO fa arrivare i rami fino a terra. Il tronco è di circa 5 m. di circonferenza.

In piazza Carducci c’è il monumento al poeta in uno spazio monumentale all’aperto, visibile solo dall’esterno. E’ sormontato da un bellissimo BAGOLARO centenario col tronco di quasi 4 metri di circonferenza.

In piazza Malpighi, in uno stretto giardino sopraelevato, un PLATANO col tronco dalla circonferenza di 5 metri vive dal 1825 dall’allora proprietaria del posto.

Lungo il sentiero che dal centro di Casalecchio sul Reno porta alla chiusa, c’è una bella QUERCIA FARNIA col tronco dalla circonferenza di circa 4 metri. Le farnie hanno bisogno di più acqua delle altre querce per vivere e si riconoscono dalle foglie a forma di clava, lobate come le altre, e dalle ghiande più allungate. Sulla sponda opposta nel parco Talon un gruppetto di SOPHORE JAPONICHE e un GINKGO dai tronchi di circa 3 m. di circonferenza, attirano l’attenzione. La sophora ha foglioline simili alla ben più comune robinia e in estate fa fiorellini piccoli di un bianco-verdolino, che si trasformano presto in baccelli. Il ginkgo ha grossi rami diritti e foglie a ventaglio.

A Zola Predosa di fronte alla Coop c’è un TIGLIO molto bello, col tronco dalla circonferenza di circa 4 metri e un’altezza di 15.

 

Bagolaro dietro il monumento a Carducci

Bagolaro dietro il monumento a Carducci

 

Arrivando a Gherghenzano si vede da lontano l’enorme PLATANO alto più di 30 metri, con una circonferenza di oltre 6 e un’età intorno ai 250. E’ del tipo orientale, con le foglie molto incise e la corteccia ricoperta di piccole scaglie beige, mentre i platani ibridi, in uso dall’ottocento in poi hanno la corteccia liscia, chiara, maculata, con placche che si staccano progressivamente.

 Appena si arriva da Bologna a San Giovanni in Persiceto si trova l’istituto di assistenza ai disabili villa Pia che ha nel giardino, vicino alla strada principale, un PIOPPO GRIGIO ultracentenario con un tronco dalla circonferenza di circa 6 metri.

A Monteveglio, appena svoltato nella strada che porta all’abbazia, sulla destra, a ridosso della recinzione di un cortile privato si vede in tutta la sua bellezza una ROVERELLA col tronco dalla circonferenza di 4 metri e un’altezza di 15, coi rami che ombreggiano la strada. Poco più avanti, lasciare l’auto al parcheggio e prendere il sentierino in piano che costeggia la collina. Dopo una cinquantina di metri risalire per dieci metri il sentiero verso una ROVERELLA molto simile alla precedente, ma libera sul margine del boschetto. Entrambe sono bellissime e possono avere un’età di 200 anni.

Nel comune di Calderara di Reno, in località Tavernelle Emilia, lungo la strada che va verso Bologna, già da lontano si vede emergere la bella e amichevole sagoma bianca di un PLATANO davvero notevole. Si trova all’interno di una proprietà abbandonata, in compagnia di qualche altro albero ed in particolare di un filare di begli IPPOCASTANI. Il platano ha la circonferenza del tronco di circa 6 metri ed un’altezza stimabile in 30 metri. La possibile età è di 200 anni.

A Dozza, oltrepassato il centro abitato, continuando dopo il campo sportivo, sulla sinistra imboccare la via Loreta. Scendendo circa 500 metri, sulla sinistra prendere la via croce conta e continuare per circa 1.500 metri, fino ad arrivare ad una casetta disabitata. Li vicino vive un PERO illustre. visibile dalla strada. I peri hanno radici a fittone, dunque profonde, che li rende molto stabili sui terreni e capaci di procurarsi l’acqua meglio di altri.

La bella Imola, ricchissima di verde anche in città, nel Parco delle Acque Minerali, dentro cui c’è il circuito automobilistico ora in disuso, due belle QUERCE ROVERELLE si trovano ai lati di una scala che sale verso la parte alta del parco. Le querce crescono lentamente ed hanno un legno molto resistente. Si riconoscono dalle foglie lobate e dalle ghiande, un poco diverse a seconda del tipo di albero.

Nel cortile della biblioteca comunale di Imola, un CEDRO DEODARA di circa 90 anni fa da ombrello perfetto e molto suggestivo, sotto il quale la lettura diventa un piacere ancora maggiore. E’ un sempreverde simile al cedro del Libano, ma con gli aghi più morbidi. I cedri hanno lo stesso nome dell’agrume, perché il loro legno è profumato.

Appena fuori città, nel parco Tozzoni di Imola, sul prato principale una bella QUERCIA ROVERELLA dal tronco molto basso a più fusti, valorizza il grande prato più alto.

 

cipresso di Grizzana Morandi

cipresso di Grizzana Morandi

 

Da Imola, prendendo la statale che va verso Firenze, dirigersi verso Borgo Tassignano. Circa 2 chilometri prima di raggiungerlo, sulla sinistra si vedrà un cartello che indica un vivaio. E’ la via chiusa, dove si trova un bellissimo TASSO dalla chioma a forma di sfera naturale. Questo sempreverde è interamente velenoso, tranne la polpa degli arilli rossi, i piccoli frutti che le femmine portano a fine estate. L’albero cresce molto lentamente, anche all’ombra di altri. Ha un legno pregiato, resistente ed elastico. E’ molto resistente all’inquinamento ed ai tagli. Per questo viene spesso modellato in forme geometriche.

Due chilometri a Ovest di Budrio, appena fuori Vigorso, imboccando la via dei 13 martiri, stradina di campagna, si riconosce il gigantesco, perfetto PLATANO, fitto di rami bianchi arzigogolati e poi di ramoscelli che lo fanno sembrare un grande soffione che spunta dal prato del fortunato abitante al n.3. I platani sono fra gli alberi più grandi che abbiamo in Italia, insieme ai pioppi ed ai faggi. Sono però più resistenti di loro e per questo vengono spesso piantati per le alberature stradali. Si riconoscono dalla corteccia chiara che si sfalda a chiazze e per le grandi foglie lobate e coriacee.

Appena prima di Sasso Marconi, arrivando da Bologna, si trova il Borgo di Colle Ameno. Nel giardino dove si trova un ex oratorio dal bel profilo e dal bel rosso bolognese che gli colora i muri, ci sono due TASSI di 400 anni che hanno esteso grossi rami molto in basso nel tronco, formando una larghissima, suggestiva cupola sempreverde. Accanto all’ex oratorio un notevole PINO NERO col tronco dalla circonferenza di 3 metri lo fiancheggia degnamente. Questo tipo di pino è fra i più frugali, di origine austriaca, detto “nero” per gli aghi scuri e per il colore scuro fra le placche del tronco di un bel grigio chiaro. In fondo alla stradina fra le due file di case, si arriva ad un giardino con un bel TIGLIO SELVATICO dalla circonferenza di circa 3 metri, insieme ad altri alberi e un piccolo stagno.

Nel comune di Grizzana Morandi, appena fuori dell’abitato di Monteacuto, dal lato apposto della strada rispetto alla chiesa, all’inizio della stradina sotto il cimitero, c’è un bel CASTAGNO col tronco di 6 metri di circonferenza.

Nel comune di Grizzana Morandi, dopo 18 chilometri, in località Vimignano la Scola, vicino a Ponte Verzuno e Riola, a custodia dell’antico borgo c’è un grande CIPRESSO con la circonferenza del tronco di 5,50 m., insolito anche per l’altitudine a cui si trova. E’ un sempreverde molto resistente e con radici a fittone, profonde. Cresce in zone mediterranee, accontentandosi di terreni magri e aridi. Il suo legno è profumato, inattaccabile da insetti e marciume. La sua forma stretta e sottile è inconfondibile. La varietà di pioppi italici che gli assomigliano sono infatti chiamati pioppi cipressini.

Un gruppetto di cinque CIPRESSI si trova sul cocuzzolo di una collinetta lungo la strada che da Sasso Marconi da verso Pianoro. Lo si vede bene, arrivati in cima alla salita, prima di svoltare verso Pian delle Macine. E’ probabilmente un roccolo, vale a dire un posatoio per uccelli migratori che cadono poi nelle reti sottili di cotone. Adesso i roccoli ancora in uso lo sono unicamente per motivi di studio. Per la caccia sono vietati.

Nel comune di Camugnano, a Poranceto (oltre 800 m. slm) c’è il Museo del Bosco in una zona con enormi CASTAGNI di vari secoli. Bellissimo. Il castagno è un albero che può vivere anche 1000 o più anni, sostentando con i suoi frutti, da cui si può ricavare anche farina, la vita di molte persone e animali. E’ particolarmente bello quando fiorisce a Giugno.