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Rosee legioni di lavoratori: i lombrichi

by in Animali

lombrico

 

Rosee legioni di bestioline scavano gallerie nella terra. La inghiottono, la fanno passare nel lungo corpo, la filtrano e ne prendono ciò che contiene: semi, larve, uova di insetti, parti decomposte di vegetali. Lei lascia le sue impurità e prende altre sostanze, prima di uscire in cumuli che sembrano fatti anche loro di vermicelli marroni, disseminati nei campi e nei prati. I lombrichi escono dai tunnel di notte e quando c’è umidità, perché il loro corpo inerme non può farne a meno e all’asciutto muore. Dove ce ne sono molti, è tale il loro lavoro di dissodamento della terra da far sprofondare grossi macigni che vi si trovano sopra. Non hanno occhi, ma sentono la luce con la pelle e respirano attraverso di lei, come le radici delle piante. Nel loro grande, nobile lavoro, i vegetali sono aiutati anche dagli umili lombrichi, che nella lunga vita dissodano, fertilizzano e disinfestano. Anche il letame e i liquami, i resti organici e tanta spazzatura che fa puzzare l’aria, grazie a loro si trasforma in ben più gradevole ed utile sostanza. Si dimenano per spostarsi coi loro corpi ad anelli, che si contraggono e si distendono come fisarmoniche, aiutandosi con piccole setole sulla pancia per fare presa. A volte succede che si ritrovino tagliati in due, ma spesso riescono a ricostruire la parte mancante e continuano a vivere, ad accoppiarsi con altri, a fare uova da cui escono piccoli vermicelli subito utili per la terra. Nei loro spostamenti, però, se incontrano lucertole o ramarri, tassi o talpe, uccelli o ricci, spesso finiscono nel loro stomaco e addio.