Blog

Cibo velenoso

by in Alimenti, Piante, giardini, parchi

pianta con tuberi di maniona in un dipinto del settecento – da wikipedia

 

La cassava o manioca o yuca, (Manihot esculenta) da cui si ricava la fecola detta tapioca, è il tubero più coltivato in America e Africa, essendo la fonte di carboidrati prediletta insieme all’igname e al frutto dell’albero del pane. E’ originaria del continente americano, come le patate e il mais. E’ più nutriente del mais e resiste nei climi umidi, ombreggiati e pure alla siccità. Inoltre, crescendo sotto terra è relativamente protetta e può arrivare al peso di tre chili. E’ senza glutine e se ne possono fare moltissimi usi alimentari, comprese le bevande alcoliche e alcuni medicinali. Anche le foglie sono commestibili, ma allo stesso modo dei tuberi, vanno trattate per togliere loro la tossicità. Appartengono, infatti, alla famiglia delle euforbiacee e contengono cianuro, soprattutto nelle varietà amare, in particolare se cresciute durante la siccità. Occorre dunque un lungo ammollo e la fermentazione, a cui segue la cottura.

 

Cicadina femmina coi frutti

 

I frutti della cicadina (Cycas revoluta) sono velenosi prima di essere trattati, ma costituiscono un nutrimento per i popoli oceanici fin dai tempi più lontani. Le cicadine, che assomigliano alle palme e che usiamo come ornamentali sono molto robuste, resistenti e longeve, presenti già dell’epoca dei dinosauri. Sono di sesso distinto e le femmine hanno per fiori una grande pigna simile ad un uovo vegetale, nella raggiera di foglie in cima al fusto, che facendosi frutto ha semi velenosi. Molti animali nel mangiarli ne muoiono ma gli uomini, dopo averli immersi a lungo e ripetutamente in acqua per eliminare il veleno, li hanno sempre mangiati in vari modi. Le specie che crescono lungo i litorali hanno semi che galleggiano, così da poter fare lunghe traversate oceaniche e colonizzare nuove terre, creando molte varietà nell’incrociarsi. I maschi hanno l’infiorescenza a forma di pene che, nel produrre il polline, si riscalda di molti gradi e spande il suo odore per richiamare gli insetti, non accontentandosi del vento per fecondare le sue vicine. Milioni di anni fa le cicadine erano dominanti nelle terre tropicali, perché resistono a ciò che nessun altro vegetale può sopportare. Sono state, però, tanto sfruttate per mangiarne il midollo, da essere ormai molto ridotte. Come le leguminose, le loro radici fissano l’azoto nel terreno con la collaborazione dei batteri.

 

pane degli ottentotti – foto da Wikipedia

Velenoso prima del trattamento è anche un enorme tubero rotondo, che arriva a pesare dieci chili, con la buccia coriacea che ricorda il guscio della tartaruga e cresce in Sudafrica, nella zona del Capo: è la Dioscorea elephantipes, detta pane degli ottentotti, bella e originale anche come pianta da tenere in vaso. E’ dioica e decidua. La pianta non è molto grande ma il tubero grosso come un pallone, immerso solo per metà nella terra, la rende interessante esteticamente. E’ commestibile dopo il risciacquo della polpa, altrimenti tossica.