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Le qualità meno note degli uccelli

by in Animali

Quetzal l’uccello simbolo del Guatemala – foto da Tourama travel

 

Fra gli animali che volano, gli uccelli sono quelli che attraggono le maggiori simpatie per la bellezza, ma certo anche per la voce che li rende simili a noi più di altri. La siringe, doppia rispetto alla nostra laringe, è l’organo alla base della trachea che consente di emettere suoni molto complessi e udibili a grande distanza, attraverso aperture dissimulate, più o meno dove noi abbiamo gli orecchi.

Pappagalli, corvi e parentado sono intelligentissimi: oltre a saper ripetere in modo notevole le nostre parole, i canti di molti loro simili e i suoni di oggetti, spesso ne comprendono il significato. Possono vivere da pochi anni a settanta. Il cervelletto, che serve al coordinamento dei movimenti e all’equilibrio, è fondamentale per chi vola ed è sviluppatissimo. I migratori hanno nella testa anche della magnetite, che consente loro di trovare le rotte seguendo le linee del magnetismo terrestre.

Mentre gli insetti di solito percepiscono gli odori con molta precisione e a grandi distanze attraverso le antenne, gli uccelli in questo sono poco sensibili, tranne nel caso degli avvoltoi, degli albatri e di tutti quelli che si nutrono di animali morti, più facili da trovare col fiuto, attraverso i fori in cima al becco.

La vista, in compenso, è molto acuta, soprattutto nei rapaci. Una poiana vede anche otto volte meglio di noi ed un gufo ci riesce nel buio assoluto. I raggi ultravioletti, gli infrarossi o la luce polarizzata che per noi sono inutilizzabili, sono utili per alcuni di loro. I colori vistosi e bellissimi dei maschi di varie specie, per impressionare favorevolmente le femmine, sono un’altra dimostrazione di sensibilità visiva.

 

gallo con galline – foto da Animal planet

 

Gli uccelli possono accoppiarsi stabilmente o cambiare continuamente compagna. Per quanto riguarda i gesti affettuosi, molti si baciano sfiorandosi il becco, introducendo quello dell’uno nell’altro e anche usando la lingua. Gli organi sessuali, invece, tranne per le anatre, gli struzzi e pochi altri, non sono pene e vagina. Maschio e femmina strofinano l’unica apertura posteriore che possiedono e lo sperma contenuto nei testicoli interni, entra dalla cloaca della femmina per essere conservato in una sacca, da cui esce per fecondare le uova man mano che si formano. Oltre ad eseguire canti e danze di corteggiamento, possono eseguire decorazioni del nido con oggetti colorati e sanno usarne per altri scopi.

Il cibo lo inghiottono col becco senza denti, ma in certi casi sensibilissimo, come quello della beccaccia, che sente le sue piccole prede nel terreno. Nel gozzo, morbido ed estensibile, avviene una prima digestione, utile per rigurgitare facilmente e nutrire i piccoli e, in quello dei piccioni, ci sono ghiandole che producono latte. Segue il pre-ventriglio ed il ventriglio, più duro, che serve a triturare il cibo intero, con l’aiuto dei sassolini inghiottiti saltuariamente. Gli uccelli non hanno la vescica, così che liquido e solido vengono espulsi insieme. In quelli che si nutrono di cibo molto proteico, come i cormorani coi pesci o i rapaci coi mammiferi, l’urea prende la forma di micro-cristalli di colore bianco e i loro escrementi hanno quel colore.

Le ossa dei volatori sono cave e vuote, mentre galline, tacchini, struzzi, pinguini e altri che non volano, hanno il midollo. Quelle che ne sono prive non possono produrre i globuli del sangue e dunque non riparano le fratture. La respirazione è complessa, per consentire all’aria di entrare nelle ossa cave e anche di riscaldarsi prima di arrivare ai polmoni, dato che alcuni uccelli volano ad altitudini di migliaia di metri dove il freddo e intensissimo. Le soffici piume per riscaldare e le penne per proteggere e volare, cambiano colore negli uccelli giovani e sono spesso molto diverse fra maschi e femmine. Si rinnovano una o due volte l’anno. Vengono pulite dal becco, con l’acqua o la polvere e impermeabilizzate col grasso emesso da una ghiandola vicina alla coda. Nel volo il piumaggio produce ultrasuoni ma, nei rapaci notturni come il gufo, è tanto sottile e morbido da fare eccezione, perché i roditori che sono fra le loro prede, come i topi, li percepiscono.

In Sud America esiste un uccellino, chiamato Manachino delizioso, che strofinando le ali produce qualche nota simile a quelle del violino. Lo fa per attirare la femmina, che gli risponde con lo stesso mezzo.

Gli uccelli marini come l’albatro e la sula, durante il giorno volano sopra il mare per individuare i pesci da mangiare. Se si trovano lontani da terra, la sera planano sull’acqua e vi passano la notte galleggiando. In caso contrario, volano verso la costa e, chi si sia perso in mare, al tramonto può seguire la loro direzione.

Articolo tratto dal mio libro ANIMALI, FAVOLOSE STORIE VERE

Un articolo sulle uova degli uccelli si trova qui Uno sui rondoni si trova qui Uno su Psofia e Kaminki è qui e uno sui piccioni è qui