Blog

Giardini storici pubblici della Liguria 2

by in Italia inconsueta, Piante, giardini, parchi

giardino di villa Negrotto Cambiaso ad Arenzano (GE)

 

Il Comune di Arenzano (GE) ha la sua sede nel palazzo neogotico della villa Negrotto Cambiaso/Sauli Pallavicino, corredata da un grande e bel giardino romantico con tanti alberi sempreverdi esotici ed europei, oltre alle palme e alle cicadine. Ha inoltre una notevole serra vetrata che ha novant’anni di vita e oche, anatre, aironi e pavoni che lo percorrono.

Questo è uno dei più bei giardini pubblici, insieme a quelli di Sanremo. Sempre ad Arenzano quello della villa Figoli vale la visita, pur se più piccolo e meno vario.

A Sanremo il giardino di villa Ormond, lungo la strada statale che lo attraversa, ospita molte specie di palme, cicadine, aloe e altre piante da varie parti del mondo, fra cui impressionano sempre le radici spettacolari dei Ficus magnolioides e le cortecce di due grandi eucalipti globulosi che si staccano a fogli. A febbraio fioriscono le strelizie e a tarda primavera si ha la fortuna di vedere la fioritura lilla della Jacaranda, che in inverno ha le foglie gialle, o quella scarlatta dell’Eritrhrina crista galli. Il piccolo edificio all’ingresso principale è sede del Museo del Fiore. Il vicino giardino municipale ha due grandi Araucarie bidwilli, mentre nel seguente appezzamento di villa Zirio ci sono più piante e alberi diversi e così in quello di villa Nobel.

 

ginestra bianca che fiorisce a febbraio

 

Nel punto più alto della città c’è il giardino intitolato alla regina Elena del Montenegro, ultima imperatrice d’Europa in quanto moglie del re Vittorio Emanuele III di Savoia, per qualche anno imperatore di Etiopia. Quattro famigliari erano stati sepolti nella cripta della chiesa ortodossa di Sanremo e lei, sempre dedita ad opere di beneficenza, aveva inaugurato l’asilo infantile sulla collina del Berigo. La cima del cocuzzolo della vecchia Sanremo, detta Pigna, si raggiunge salendo dalla parte opposta al mercato annonario, dove si trovano vari accessi a scalette ripide, strette e tortuose, che in certi punti si allargano in piccole piazze. In una di queste, intitolata a Santa Brigida prospera un olivo ultracentenario spagnolo, trapiantato lì vari anni fa a cura del comune. C’è qualche studio d’artista, qualche ristorantino e piccola galleria d’arte, Arrivati quasi in cima si trova una chiesa e poi i giardini con cedri, pini, alberi di falso pepe e, inaspettatamente, vari Ficus magnolioides. A quel punto si incontra la stretta carrozzabile che porta fino all’ultima piccola chiesa.

Sul viale perpendicolare al mare, che va verso il Casinò, a luglio si vedrà la spettacolare fioritura color giallo chiaro e lunga qualche metro delle palme Brahea armata.

A Ospedaletti, lungo la statale che l’attraversa vivono grandi eucalipti nel giardino dell’Auditorium, insieme ad altri sempreverdi.

A Bordighera il grande giardino di succulente Pallanca sale di fronte al mare, in pieno sole, dove ci si crederà ai tropici. Se si fa la visita a Febbraio si può vedere ai margini la ginestra bianca che dà l’impressione di una spruzzata di neve. Bianche e fitte quasi come una pelliccia sono le spine del cactus Cylindropuntia echinocarpa, ma molto più bello è il Myrtillocactus crestato, che sembra una scultura. Impossibile non notare la Beaucarnea recurvata, con la sua enorme base dove immagazzina l’acqua per dissetare i relativamente piccoli ciuffi di foglie nei periodi di siccità. E’ per questo che la chiamano “piede d’elefante”.

Dopo Ventimiglia, continuando verso la Francia sono noti gli ampi e famosi giardini Hanbury, a cui occorrerà dedicare un bel po’ di tempo. Si potrà essere impressionati dalle grandi dimensioni del cipresso portoghese o da quelle del pino delle Canarie, oppure dai rami contorti e ricoperti come da fogli di carta della bassissima Melaleuca cuticularis. A seconda della stagione si potranno trovare fiori, frutti o foglie sorprendenti.

La prima parte dell’articolo si trova qui

*****************

Il mondo interiore è importante quanto quello che ci circonda. Ecco perché questo sito si occupa di entrambi.