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Minga chilota

by in Arte e cultura

minga acquatica – foto da Isla di Chiloé

 

Davanti alle coste sud del Cile, l’isola di Chiloé oppone un fronte compatto all’oceano Pacifico e sparpaglia tante isolette verso il continente, come frammenti da mettere in salvo. Viste dal cielo, le si potrebbero immaginare come case che galleggiano, trainate da un rimorchiatore verso una nuova destinazione a terra, come succede ogni tanto da quelle parti. La maggior parte delle case e anche delle chiese, a Chiloé sono fatte di legno, rivestite di scandole, dipinte a colori vivaci e con forme che ricordano illustrazioni di libri per bambini, come è facile vedere in tutta l’America latina, persino nei cimiteri. Non sono certo ricchi di denaro gli abitanti di Chiloé, ma lo sono di solidarietà e quando qualcuno deve andare a vivere in un altro punto del territorio, qui può portarsi appresso la casa, con l’aiuto dei vicini e dei parenti. Spesso è fatta di legno, in questo Paese dove i terremoti sono frequenti, così basta sollevarla di mezzo metro con cric e leve, per poi adagiarla e fissarla su lunghi pattini di legno. Li si realizzano al momento, ricavandoli da alberi di alto fusto del bosco più vicino e trascinati a volte da buoi, altre volte da trattori.

 

minga terrestre – foto da T13

 

Gli uomini si accollano il lavoro fisico più pesante, le donne cucinano e portano da mangiare per tutti. Si fa nel tempo libero da quello dei campi, che ha necessità improrogabili soggette al sole e alla pioggia. Si fa dopo aver studiato un percorso per cui certe strade sono troppo strette e occorre passare sui terreni altrui, a cui bisogna chiedere il permesso. Si tolgono le finestre, si rinforza la struttura perché qualche brusco movimento non faccia collassare tutto, ma dopo giorni di lavoro, alla fine la casa si muove e percorre dondolandosi fino a tre, quattro chilometri per raggiungere la sua nuova destinazione, a volte galleggiando sull’acqua. Sul terreno rimane una profonda traccia che presto verrà cancellata e solo nella storia del paese rimarrà il ricordo fantastico di quella che chiamano “la minga chilota”.