L’albero monumentale del deserto
Anche nel deserto c’è l’acqua, ma si trova a grandi profondità e arriva da lontano, per vie in parte naturali e in parte create dall’uomo, come le oasi. Ma nel deserto del Barhein, solo andando lontano anche nel tempo si può capire come possa vivere da oltre cinquecento anni quello che è chiamato “Albero della vita” per la tenacia che dimostra nel resistere al terribile calore, alla mancanza di pioggia e alla solitudine. Nessuno sa come sia arrivata sull’isola del Golfo Persico quella pianta originaria delle zone semi desertiche del Messico e del Perù: la Prosopis juliflora. Appartiene alla famiglia delle fabacee che comprende le acacie, stoici e spinosi alberi della savana con la chioma a ombrello, dalle radici a fittone profondissime, capaci di trovare l’acqua dove nessun altro arriva. Le prosopis sanno fare anche di più, perché possono spostarsi di qualche metro se è necessario, adagiando un ramo al suolo per fargli mettere radici in un punto più propizio, per poi svilupparsi lì, lasciando morire la parte più vecchia. Forse erano stati i portoghesi, arrivati nel Nuovo mondo dopo gli spagnoli e poi per qualche tempo signori nel Barhein, a mettere a dimora quell’albero nella vicinanza del un pozzo di un antico villaggio, poi sepolto dalla sabbia. Ed è forse nel buio di quell’antico pozzo che l’albero trova l’acqua. La meraviglia che suscita la sua presenza attira i visitatori e alimenta la fantasia, come il florido commercio delle perle prese al mare che circonda l’arcipelago. Ed è ancora dalla profondità che arriva la ricchezza maggiore di queste isole: il petrolio.
Il legno delle prosopis è durissimo, perciò nei loro luoghi d’origine è ricercato per farne dei parquet e siccome brucia in modo ideale per il barbecue, se ne fa anche molta carbonella. Tanta forza rende questi alberi resistenti ai tentativi di liberarsene quando occupano i terreni che si vogliono destinare ad altri, ma simili doti li rendono straordinari nel fermare l’avanzata dei deserti ed è in questa impresa che andrebbero favoriti, come già in parte succede.
Gli unici alberi che possono crescere nel deserto della Namibia sono le welwitschie, di cui trovate l’articolo qui.
Un articlo sulla prosopis nel suo Paese d’origine lo trovate qui.
Un articolo sugli alberi che resistono meglio alla siccità lo trovate qui
Un articolo su come fermare la desertificazione con gli alberi si trova qui
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