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Materiali preziosi senza danno per la natura

by in Piante, giardini, parchi

orecchini di capim dourado foto da Creativa Accessori

 

Uno dei materiali preziosi fra i più diffusi per realizzare gioielli è senz’altro l’oro, ma per estrarlo dalla terra si provocano da sempre danni ambientali notevoli. Esiste però un materiale che certo ha un valore commerciale e una durata non paragonabili all’oro, ma una lucentezza e una bellezza degne di stargli a fianco: il capim dourado. Si trova solo nella regione arida brasiliana Jalapao, si chiama Synghonantus nitens ed è un’erba che impiega un anno per raggiungere le condizioni giuste per essere tagliata. Viene poi seccata e lavorata per realizzare oggetti ma anche gioielli, difficili da distinguere da quelli in oro, fino a che non li si prende in mano, dato che sono leggerissimi. Mantengono la loro bellezza a lungo anche se un po’ maltrattati e hanno il notevole pregio di costare poco, oltre che di non inquinare, non devastare il paesaggio ma offrire un lavoro qualificato a persone del posto.

 

frutto della palma Phytelephas macrocarpa con i semi – foto da Savetheplanet.com

 

Simile all’oro è anche il filo di seta prodotto dal bruco della Antheraea yamamai, splendida falena che vive in poche zone dell’India, nutrendosi delle foglie di varie piante. La produzione è molto limitata perché non si ottengono gli stessi risultati se si porta la falena in un ambiente diverso da quello originario, anche nutrendola con lo stesso tipo di foglie. La terra, l’acqua, le condizioni atmosferiche non si possono riprodurre esattamente come avvengono nei luoghi in cui piante e animali si sono installati spontaneamente e hanno usufruito di condizioni particolari nel corso dei millenni.

 

delicata opera fatta con avorio vegetale – foto da architetturaecosostenibile.it

 

Per quanto riguarda l’avorio, ottenuto da sempre dalle zanne degli elefanti, sottoposti per questo a stragi criminali, si può ottenere dalla Phytelephas macrocarpa, una palma detta tagua che cresce nella foresta pluviale del Sudamerica. I suoi grossi frutti hanno semi grandi come uova di piccione chiamati corozo che, una volta seccati hanno l’aspetto e la consistenza dell’avorio animale. Anche l’africana palma doum, la Hyphaene thebaica ha noccioli che una volta seccati servono allo stesso scopo.