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Murales a Torino, Milano e altrove

by in Arte e cultura, Italia inconsueta

Milano – via Conchetta angolo via Troilo – Orticanoodles – foto da Corriere Milano

 

Il Comune di Torino tra il 2018 e il 2019 sotto il nome del progetto TOward 2030 ha fatto realizzare in collaborazione con Lavazza e l’ASVIS, Alleanza Italiana per lo sviluppo sostenibile, ben 18 grandi murales sparsi per la città. Si tratta di un invito in forma artistica all’impegno della popolazione, in vista degli obbiettivi dell’ONU per il 2030. What are you doing? È la domanda che pone questo progetto dai muri di tanti condomini, attraverso la pittura di soggetti che si riferiscono alle connessioni fra tutti i viventi e fra ciò che avviene in natura.

La fotografa dell’Urban Art Martha Cooper ha effettuato gli scatti di tutti gli interventi, raccolti nel libro pubblicato da Feltrinelli nell’ottobre 2019 ed esposti anche in una mostra. Gli obbiettivi rappresentati sono: sconfiggere povertà e fame, promuovere istruzione e parità di genere, città e comunità sostenibili, vita dell’acqua, vita della terra.

 

Torino – Lungo Po Antonelli, 115 – Zed1 – foto da Art Wibes

 

Più recentemente sono stati realizzati ben 13 murales di Millo per riqualificare il quartiere Barriera di Milano. La mappa dettagliata di tutte le opere, ma anche di ogni altro intervento indirizzato alla conoscenza della città e al suo rinnovamento, si trovano sul sito museotorino.it. Vengono organizzate visite guidate in bicicletta della città per vedere le pitture murali, che hanno il pregio di essere visibili a tutti e a qualsiasi ora, oltre a trattare temi di grande attualità e rendere molto più interessanti dei quartieri che spesso sono scialbi o addirittura degradati. Un’opera significativa che si ha sotto gli occhi tutti i giorni vicino a casa propria è come una persona che parla e agisce in modo costruttivo, entrata a far parte della propria cerchia di amicizie: influisce sul modo di pensare e di vedere il mondo. Si prova il desiderio di imitarla..

 

Torino – Corso Giulio Cesare, 20 – foto dal sito di Monkeys Evolution, autore dell’opera

 

Anche a Milano ci sono molte opere un po’ ovunque, come nel quartiere Ortica, dove si è costituito un gruppo di muralisti che hanno preso il nome di Orticanoodles. In via Conchetta, angolo via Troilo si trova una loro pittura che si riferisce alla musica. Nel quartiere di Corso Garibaldi ci sono diversi interventi pittorici. Nel “Giardino delle Culture” che non è un giardino ma uno spazio sottratto al degrado e dedicato alle più diverse attività ricreative ci sono, a pochi metri l’uno dall’altro, due murales dell’abruzzese Millo. Nel quartiere Isola ce n’è uno che invita un ragazzino e una ragazzina a restringere le discriminazioni fra i sessi. A Lambrate Iena Cruz ha realizzato un’opera chiamato Antropoceano, con colori mangia-smog. In internet si trovano le mappe per individuare le zone interessate e le foto, cominciando da lombardiabeniculturali.it e poi streetartmapme.com e vari altri siti.

 

Milano – giardino delle culture – Millo – foto dal sito dell’artista

 

Sparse nelle varie provincie italiane ci sono anche i murales sulle cabine dell’elettricità, diventate un’occasione per vivacizzare i luoghi o per segnalare delle particolarità che li caratterizzano. Ci sono paesi in cui le case sono in gran parte dipinte sull’intera facciata quando non due, come Aiello (AQ) a mille metri di altitudine, che ogni estate organizza un festival. A Sant’Angelo di Roccalvecce (VT) è tutto dedicato alle fiabe. a Sarmede (TV) all’illustrazione di libri.

I murales di Roma e Firenze sono qui

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