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Petali che non sono petali – parte seconda

by in Piante, giardini, parchi

fiori di elleboro – rose di Natale

 

La prima parte di questo articolo è qui

La popolarissima pianta da appartamento che noi chiamiamo stella di Natale, Euphorbia pulcherrima o poinsettia, nel Messico da cui proviene è un albero che raggiunge i quattro metri di altezza e al cui interno scorre un latice irritante, come è tipico delle euforbie. I suoi fiori sono le sferette gialle che si trovano circondate da cinque foglie modificate rosse o rosa, che si colorano solo in inverno per attirare gli impollinatori, quando ci sono otto ore di luce.

Tutte le euforbie hanno le infiorescenze, dette ciazi, circondate da brattee, dunque anche quelle che da noi si chiamano ellebori Helleborus niger o rose di Natale perché fioriscono in inverno anche nei nostri boschi, spesso con brattee verdi. Il nero del suo nome si riferisce al rizoma che ha questo colore. E’ mortalmente velenoso ma è medicinale quando maneggiato da esperti.

La Bouganvillea è un rampicante del Brasile, visto da europei per la prima volta nel settecento, i cui fiori sono bianchi e molto piccoli, ma circondati da tre brattee dai bellissimi colori.

 

frutti di elleboro circondati dalle brattee

 

Come pianta da appartamento ospitiamo l’Anthurium, originario dell’America tropicale. E’ un’epifita, vale a dire che nel suo ambiente naturale cresce sui rami degli alberi delle foreste, per essere più facilmente raggiunta dalla luce, a cui le il tetto di foglie impedisce di arrivare al suolo. Ha una grande brattea lucida color rosso brillante e altri colori, da cui spunta lo spadice a cui sono attaccati minuscoli fiorellini (infiorescenza).

Un’altra pianta che teniamo all’interno delle case è la Aechmea fasciata, bromeliacea dell’America tropicale dalle lunghe, grandi foglie carnose e rigide disposte a rosetta, di un verde scuro in gran parte coperto da strisce orizzontali pruinose grigie, dal cui centro spunta quello che assomiglia al ciuffo superiore dell’ananas, color rosa carico, fra le quali si trovano piccoli fiori lilla o bianchi. Come tutte le bromeliacee, in seguito alla fioritura che avviene dopo circa tre anni di vita, muore ma emette nuovi germogli alla base.

 

Aechmea fasciata– foto da Wikipedia

 

La Bromelia vrisea splendens della anche spada fiammeggiante è una bromeliacea dalle lunghe foglie zebrate disposte a rosetta, da cui emerge quella che sembra una lama scarlatta, fatta di brattee embricate da cui spuntano fiorellini tubolari. Le bromeliacee che generalmente crescono nelle foreste hanno bisogno di un ambiente con sufficiente umidità e rifuggono dalla luce diretta, come avviene nel loro ambiente naturale.

 

Bromelia viridea splendes – foto da wikipedia

 

Le ortensie Hydrangea, arrivate in Europa per la prima volta dall’Estremo Oriente nell’ottocento, sono fra i grandi cespugli fioriti da giardino più popolari soprattutto in passato. Il bottoncino che si vede al centro di quelli che crediamo petali e sono invece brattee, è il vero fiore, minuscolo, che diventa una capsuletta per i semi, tanto leggeri da volare lontano con la stessa facilità della sabbia più fine. Le ortensie si mantengono integre a lungo proprio perché sono fatte di robuste brattee e non di delicati petali. Sul comportamento delle ortensie trovate un articolo qui

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