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Riscaldare con aria fredda

by in Soluzioni naturali

foto da Curioctopus

 

Conoscere il funzionamento della natura ha consentito a noi umani di realizzare innumerevoli materiali, oggetti, macchine per vivere meglio, imitandola. Sapere che i materiali organici nel loro decomporsi ad opera dei batteri generano calore, mentre li trasformano in compost utile per fertilizzare il terreno, ha fatto ideare il sistema di riscaldamento a costo zero per chi ha grande disponibilità di ramaglie e scarti organici (vedere articolo).

Conoscere il comportamento dell’acqua nelle sue trasformazioni in vapore o in ghiaccio, ha dato invece l’idea per le pompe di calore, che hanno bisogno di quantità minime di gas o di elettricità per funzionare, rendendo molto più conveniente, oltre che più sostenibile, il riscaldamento invernale e il condizionamento estivo, utilizzando lo stesso apparecchio. Il suo funzionamento segue le reazioni tipiche dell’acqua, che quando in un luogo caldo si trasforma in vapore, usa l’energia che c’è nel calore dell’aria e dunque la rende più fredda. Ecco perché il sudore ci rinfresca (anche se non sembra) e le foglie degli alberi facendo evaporare l’acqua che aspirano dal terreno, abbassano la temperatura intorno a loro e non solo sotto l’ombra. Quando quel vapore trova però aria fredda, si condensa tornando ad essere liquido e cede il calore accumulato, diventando pioggia o rugiada.

 

Con l’aiuto di un compressore, la pompa di calore provoca artificialmente il passaggio da una condizione all’altra di un liquido che riscalda l’acqua in circolo nei tubi e nei termosifoni di casa, innalzando così la temperatura, nonostante l’aria esterna in entrata sia fredda. Sembra un gioco di prestigio, anche perché in estate si può invertire il procedimento e ottenere aria condizionata.

In attesa che crescano gli alberi nei tanti punti delle città dove ce n’è bisogno (vedi articolo) e di cambiare il modo di costruire (vedi articolo) ecco una buona soluzione.

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