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Disinnescare il conflitto (seconda parte)

by in Umanità

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Dopo le premesse della prima parte di questo articolo, ci si può attivare.

Molto importante è liberare la propria mente e il corpo, trasformando l’energia negativa con attività fisiche per sciogliere i movimenti, fra cui il ballo è forse il più completo dato che, con la musica è un elemento in più per migliorare l’umore e di conseguenza anche l’atteggiamento mentale. Se si balla in coppia o in gruppo, poi, riuscire a muoversi in armonia anche con le persone, porta i benefici al massimo. Meglio evitare di farlo per esibirsi o per gareggiare. Uno spunto per trovare ritmi diversi e molto significativi si trova negli articoli Canzoni al ritmo del diverso sentire e Cantanti del ritmo: Africa e America latina La biodanza è una pratica simile consigliabile. Attività del genere mettono allegria e ispirano buone soluzioni, oltre ad alimentare il senso dell’umorismo che serve sempre a sbloccare le situazioni più difficili.

Mentre si dà al corpo un buon influsso sulla mente, è opportuno aprire ai pensieri ampie prospettive, come quelle che derivano dalla conoscenza di come funziona la natura, (compresa quella umana) almeno nei suoi aspetti basilari e comprensibili da tutti, o quasi. Avverranno schiarite con molte piacevoli sorprese, facendo percepire come possibili anche per sé la grande varietà di soluzioni trovate dalla natura per superare le difficoltà. (vedi articolo Perché la conoscere la natura rende migliori). Si comincerà finalmente a vedere il mondo nelle forme che prima erano nascoste e separate da limiti angusti.

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POSSIBILI SOLUZIONI

Per favorire l’intesa con persone con cui si entra facilmente in contrasto, occorre anzitutto ascoltarle e cercare di comprenderli, evitando di esprimere giudizi e dare consigli improvvisati. (articolo Di cosa ha bisogno chi è in difficoltà). Varie volte i due contendenti hanno entrambi buone ragioni e dunque occorre trovare un modo per essere giusti. E’ utile cercare delle alternative a una proposta che non piace, anziché rifiutarla e chiudere ogni possibilità di continuare la ricerca di una soluzione. Cercando, qualcosa si trova.

Prima di discutere qualsiasi tema difficile è bene fare un’attività piacevole insieme, per trovare una sintonia dapprima su qualcosa di facile.

E’ importante provare a mettersi nei panni altrui e considerare i fatti nella loro intera sequenza, chiarendo bene IL PERCHE’ sono avvenuti. Se li si considerano isolati dal contesto, li si fraintendono completamente. Lo stesso fatto cambia enormemente di valore se avviene accidentalmente, intenzionalmente, per ignoranza o fomentato da altri. A questo proposito è utile l’articolo Incomprensioni e ingiustizie che si potrebbero evitare.

Anche se si prova amarezza, nel caso in cui vogliamo fare pace è bene evitare di esprimerla in un modo che può ferire l’interlocutore (vedere l’articolo Risolvere il problema o prevalere?). Occorre tenere presente che c’è sofferenza anche da parte dell’altro e acuirgliela è controproducente. Meglio portare l’argomento sullo scopo comune di lenire il dolore, collaborando. E’ il più consapevole a dover condurre il difficile dialogo.

 

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Molte persone pensano di conoscere l’animo umano, quando invece ne sanno solo una frazione, spesso negativa. La conoscenza ha bisogno di tempi lunghi e di esercizio. Altrimenti succede come nei disegni dei bambini, che loro ritengono somigliantissimi pur non essendolo affatto, anche se hanno la vista acuta quanto quella degli adulti. A parte il valore affettivo e simbolico dei disegni, risulta impossibile identificare chi è stato rappresentato. Per fare ritratti davvero fedeli alla realtà, i bambini hanno bisogno di affinare lo sguardo, trovare buoni insegnanti ed esercitarsi molto. Lo stesso è necessario per tracciare un quadro corretto del proprio animo, delle persone o delle situazioni.

Provare sentimenti negativi è comune a tutti. L’importante è riconoscerli, altrimenti portano verso le ingiustizie più crudeli (vedere l’articolo Quale libertà?), impedendo di scusarsi e di rimediare per quanto possibile, placando il conflitto e aprendo delle possibilità di intesa. Nelson Mandela, diventato presidente del Sudafrica, al momento dei processi per i crimini dell’apartheid era riuscito ad evitare una guerra civile grazie al valore dato a molti aspetti menzionati in questo articolo (vedere l’articolo Come si fa la pace). Il bellissimo film Invictus di Clint Eastwood, con Morgan Freeman e Matt Damon dà un assaggio di quanto ha fatto lui e di quanto potremmo fare tutti noi.