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Noce Moscata (Myristica fragrans)

by in Piante, giardini, parchi

frutto che contiene la noce moscata, sull’albero Myristica fragrans – foto da giardinaggio.it

 

Solo nelle indonesiane isole Molucche cresceva la Myristica fragrans, un albero sempreverde dai sessi distinti (dioico) la cui femmina porta frutti molto importanti per l’economia nazionale: le noci moscate. Sotto la polpa, avvolto in una guaina rossa che è a sua volta una spezia chiamata macis, c’è il seme che, dopo essere stato tolto dal guscio e seccato diventa la noce da grattugiare per dare un sapore raffinato alle pietanze. Tenendo ben nascosto il suo luogo di origine, gli arabi la utilizzavano sin dal settimo secolo anche come medicinale calmante e digestivo, leggermente allucinogeno in dosi elevate. La parola “moscata” deriva da Mascate, capitale dell’Oman, il luogo da cui questa spezia ha iniziato ad essere commercializzata. Il suolo vulcanico friabile e ricco di minerali delle isole di cui era originaria aveva favorito anche la vita di alberi aromatici come quello dei chiodi di garofano (Eugenia caryophillata) e della cannella (Cinnamomum zeylanicum), tanto ambite dai conquistatori europei da lasciare una traccia sanguinosa nella storia: la via delle spezie. Dal cinquecento in poi, quando si sono contesi la proprietà di terre che appartenevano già ai popoli nativi, gli olandesi se ne sono impossessati dopo aspre contese con inglesi e portoghesi, desiderosi di commerciare quella costosissima merce, sfruttando in modo infame i popoli locali e gli schiavi. Nel settecento, passate le isole indonesiane agli inglesi, gli alberi erano stati fatti crescere anche nell’isola caraibica di Grenada, che porta ancora quel frutto raffigurato nella propria bandiera. Oggi la myristica, il cinnamomum e l’eugenia sono diffusi in vari Paesi tropicali, da cui ci arrivano i profumi più forti e voluttuosi.

 

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