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MUSEI DELLA NATURA E DELL’UOMO – Italia centro

by in Arte e cultura, Musei della natura e dell'uomo
struttura fotovoltaica nel parco di Pratolino (FI)

struttura fotovoltaica nel parco di Pratolino (FI)

 

TOSCANA

A Firenze il Museo di Storia della Scienza, oggi intitolato a Galileo (vedi articolo), quanto ad oggetti di grande fascino soddisfa ampiamente l’immaginazione, mostrando attraverso di loro i progressi della conoscenza e della tecnica. E’ recente il Museo delle illusioni, dove i fenomeni ottici e tattili dimostrano quanto la realtà che percepiamo sia illusoria. (vedi articolo). E recente anche quello di Leonardo da Vinci, (vedi articolo) dove sono riprodotte in legno le macchine ingegnose dell’artista scienziato. Quello della Specola si interessa più direttamente delle natura nella sua forma fisica, mostrando molti animali tassidermizzati e modelli in cera del corpo umano. Magnifico è quello di Mineralogia, con pezzi di minerali dai colori e dalle forme che suscitano entusiasmo.

Sempre a Firenze, il Museo Antropologico è ricchissimo di oggetti, di foto, di strumenti musicali di molti popoli della terra. E’ il museo che mostra gli studi sull’uomo, con piccole sculture di teste nelle più diverse espressioni di sentimenti. Mostra la creatività e la cultura attraverso gli oggetti, gli abiti, gli attrezzi, le abitazioni dei popoli nelle diverse parti del mondo. Ci sono anche modelli di case e capanne esotiche dalle forme fantasiose, realizzate con legno, foglie di palma, paglia, bambù. All’inizio delle scale di accesso, è curiosa la statua di un patagone alto 2,43 m., ricostruito secondo le dichiarazioni dell’esploratore Byron del diciottesimo secolo, che aveva esagerato parecchio, come spesso facevano coloro che entravano in contatto con popolazioni, fauna e flora prima sconosciute.

L’Orto Botanico di Firenze vale la pena di essere visto, anche per i suoi alberi monumentali, oltre che le serre e le molte piante esotiche. Nella sezione dedicata agli alberi monumentali della Toscana si trovano anche quelli dell’Orto Botanico.

Sempre a Firenze, ma decentrato, c’è il museo della matematica (vedi articolo) interessante anche per chi non è appassionato di questa materia.

A Signa (FI)  c’è il Museo della Paglia e dell’Intreccio (vedi articolo) per conoscere tutto sulla paglia che dal settecento è servita a realizzare i celebri cappelli di paglia di Firenze.

A Prato il Museo del tessuto, (vedi articolo) oltre a mostrare il percorso dell’industria laniera della città, introduce alla conoscenza delle fibre tessili di origine vegetale, animale, minerale.

A Prato c’è il Centro di scienze naturali (vedi articolo) che, oltre ad avere sale con esposizione di insetti, coralli, animali tassidermizzati ed un planetario, mostra anche animali vivi, accolti e salvati da situazioni incresciose per loro. Infatti questo centro si occupava del soccorso agli animali feriti e alla loro riabilitazione. Anche quelli sequestrati in seguito ad acquisti illegali o quelli in pericolo di abbandono perché diventati imbarazzanti (pirana, iguane, tartarughe e via dicendo) hanno trovato accoglienza qui fino a poter essere messi in libertà, quando possibile. Il museo ha un parco con cervi e altri animali, visitabile tutti i giorni tranne lunedì e martedì. Il sito è www.csn.prato.it

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Ad Empoli (FI) si trova il Museo del vetro.

A Greve in Chianti (FI) c’è il Museo del Vino, particolarmente interessante per la ricchezza di oggetti e strumenti usati per la produzione del vino. C’è anche una collezione di cartoline augurali tra otto e novecento che sorprenderà.

A Vico d’Elsa (FI) si trova un Orto Botanico dedicato alle piante succulente rare,(vedi articolo) ospitate in due grandi serre. Sono davvero magnifiche e a primavera fioriscono in modo spettacolare.

A Siena è possibile visitare il Museo dell’acqua ed i bottini (vedi articolo dedicato), un sistema di alimentazione idrica della città senza fiumi, realizzata a partire dal medio-evo. Sono 25 km di cunicoli sotterranei in lievissima pendenza, che portano l’acqua dalle varie falde fino alle fonti cittadini ed ai privati. La procedura per la visita è complicata. Visitate il sito del Museo dell’acqua per le istruzioni.

A Castelnuovo Berardenga (SI) si trova il Museo del Paesaggio

A Buonconvento  (SI) c’è il Museo della Mezzadria

Nel comune di Trequanda (SI) c’è il Museo della terracotta, materiale largamente usato in Toscana.

A Larderello (PI), comune di Pomarance, c’è il Museo della geotermia, per conoscere le vene di acqua calda che scorrono sotto terra, venendo dal vulcano spento dell’Amiata, sfruttate per l’estrazione del boro e per il riscaldamento degli edifici della zona.

A Montecatini val di Cecina (PI) c’è il Museo delle miniere, che si riferisce soprattutto al rame, estratto in questa zona.

A Castellina Marittima (PI) si trova invece il Museo dell’alabastro, dato che è proprio in questa zona che si estrae, per essere lavorato a Volterra

In provincia di Pisa, nel centro di Montefoscoli, c’è una casa-museo che mostra gli attrezzi che servivano per fare il vino e l’olio, oltre a svolgere tutte le attività necessarie alla conduzione di una fattoria, nei locali dove effettivamente avvenivano. Si visita su appuntamento. 0587 657014 – 349 2435179 petrialex@libero.it

A Badia Prataglia (AR), nel Casentino, c’è un arboreto di 120 anni che permette di vedere alberi locali ed esotici e si trova un interessante museo dedicato agli alberi, con una collezione di insetti. Combinando la sua visita con le sale del vicino centro visite si potrà avere qualche idea in più sull’argomento.

A Stia (AR) si trova il Museo del bosco e della montagna, con una sezione ornitologica, una con gli oggetti ed attrezzi usati un tempo nei boschi e nelle case, una dedicata allo sci. A Raggiolo c’è invece quello della castagna, con un mulino. Sempre a Stia c’è il Museo dell’arte della lana (vedi articolo).

A Sansepolcro (AR) c’è il Museo delle erbe (vedi articolo) dove si imparano molte cose sull’uso delle erbe officinali, si vedono le erbe disseccate e gli oggetti usati nel passato, si leggono pannelli con ottime spiegazioni, in un bel palazzo nel centro storico.

A Vellano (PT) a 600 m. di altitudine, si trova il Museo del minatore e cavatore (vedi articolo) con gli attrezzi, gli oggetti, le testimonianze della vita di chi estraeva la pietra serena nei dintorni del paese.

In Garfagnana, a Colognora /LU) (circa 400 m. di altitudine) c’è il Museo del castagno, dove si possono vedere gli attrezzi e ciò che era legato all’utilizzo dell’albero da parte dell’uomo, compreso il lavaggio dei panni con la sua cenere.

A Seravezza, (LU) nella ex villa medicea c’è il Museo del lavoro (vedi articolo) che documenta anche il trasporto del marmo sulle navi, oltre alle attività più consuete.

A San Pellegrino in Alpe (LU) a 1350 m. di altitudine c’è il Museo etnografico fra i più interessanti della Toscana (vedi articolo). Attenti a prendere la strada meno ripida, anche se più lunga, per non mettere a dura prova l’automezzo.

Prima di arrivare a Colognora c’è Vetriano (LU), col suo teatrino più piccolo del mondo (vedi articolo)

Nel Mugello, a Marradi (FI), 600 m slm, zona di castagni marroni, nel centro del paese c’è il centro di documentazione del castagno dove una serie di pannelli fotografici con didascalie spiegano vari aspetti interessanti della castanicoltura.

A Calci (PI) (vedi articolo), a Livorno (LI) , a Grosseto (GR) i Musei di scienze naturali danno spazio anche alla fauna marina, con enormi scheletri di balene e delfini.

balafon o xilofono, strumento tradizionale africano

balafon o xilofono, strumento tradizionale africano

 

UMBRIA

A San Giustino (PG) c’è il Museo del tabacco (vedi articolo) in un essiccatoio di quasi un secolo fa, dato che nella zona si coltiva ancora questa pianta. Si conoscerà, così, l’antica ex repubblica di Cospaia (vedi articolo).

A Montone (PG) si trova il Museo del Tamburo Parlante (vedi articolo)con oggetti africani.

A Perugia si trova il museo Officine di Scienza e tecnologia, dove il pubblico può sperimentare alcuni fenomeni di fisica.

Ad Assisi (PG) si può visitare il Museo degli Indios dell’Amazzonia

A Piegaro(PG) c’è un interessante Museo del vetro (vedi articolo), realizzato in un’antica fornace.

A Trevi (PG) c’è il Museo della civiltà dell’ulivo (vedi articolo ) molto esauriente, che darà l’occasione di effettuare un percorso dei CAI fra gli olivi e di visitare fra quelli della vicina Bovara, il quasi bi-millenario olivo di sant’Emiliano.

Un magnifico Museo dell’olivo si trova anche a Torgiano (PG), (vedi articolo) con informazioni complementari.

A Torgiano (PG) c’è anche il più completo e affascinante Museo del vino, (vedi articolo) dove si impareranno molte cose sulle viti e sul vino, attraverso pannelli esplicativi molto esaurienti e oggetti bellissimi.

A San’Anatolia di Narco (PG), vicino a Spello, in Umbria, si trova il Museo della canapa (vedi articolo). Sarà un’occasione per visitare le Cascate delle Marmore non molto lontane e vedere lì anche una magnifica quercia monumentale.

Ad Alviano (TR) nel castello c’è un museo (vedi articolo) con un triplice orientamento: vita contadina, oasi naturalistica, vita del condottiero Bartolomeo d’Alviano.

MARCHE

A Lamoli, frazione di Borgo Pace (PU), di fianco ad un’austeramente elegante abbazia benedettina, a 600 m. di altitudine, c’è il Museo dei colori naturali, (vedi articolo) per imparare tante cose interessantissime sull’argomento.

A Fabriano (AN) c’è un museo di grande interesse per chi voglia conoscere quanto la bicicletta sia stato un mezzo di trasporto efficace per ogni tipo di lavoratore. Nel Museo dei mestieri in bicicletta (vedi articolo) ci sono, infatti, oltre 70 biciclette adattate al trasporto degli attrezzi del mestiere di pompieri e maestri, cantastorie e gelatai, caldarrostai e lustrascarpe, pescivendoli, panettieri, lattai, fotografi, parroci e via in una serie di professioni in parte scomparse, ma qui rappresentate nel periodo fra le due guerre e poco oltre. Complete degli accessori, dimostrano quanto l’essenziale possa essere ben organizzato in uno spazio esiguo come quello di una bicicletta. Aperto sabato e domenica.

Sempre a Fabriano (AN) c’è un interessante Museo della carta (vedi articolo), per conoscere il percorso storico di questo fondamentale materiale.

A Senigallia (AN) si trova il Museo di storia della Mezzadria

 A nord di Cupra Marittima (AP), nelle Marche, lungo l’Adriatica e appena prima del centro abitato c’è un Museo malacologico con conchiglie da tutto il mondo, davvero bellissime

A Pesaro (PS) c’è il piccolo Osservatorio meteorologico per l’agricoltura, con strumenti ottocenteschi ancora funzionanti e in situ, come all’epoca della fondazione, nell’ottocento.

ABRUZZO

A Scanno (AQ) in Abruzzo c’è il Museo della lana (vedi articolo) con gli attrzzi per la sua lavorazione e ciò che permette di capire quanto le pecore siano state utili all’uomo per molte ragioni.

LAZIO

 Nel bosco vicino a Torre Alfina (VT), nel Lazio, c’è il Museo del fiore, che illustra molti aspetti interessanti al riguardo, organizza escursioni e laboratori per bambini ed eventi culturali.

 A Cellere (VT), nella zona del lago di Bolsena, si trova il Museo del brigantaggio, dedicato in particolare ad un leggendario brigante locale.